Aras, la vittoria a L’Isola: “Non sapevo di essere così amato”. Poi il pensiero a Giulia Cecchettin

Aras, la vittoria a L’Isola: “Non sapevo di essere così amato”. Poi il pensiero a Giulia Cecchettin

Dopo aver vinto L’Isola dei Famosi, Aras Senol ha raccontato come abbia vissuto l’esperienza in Honduras e non solo.

Tornato dall’Honduras con lo scettro di vincitore de L’Isola dei Famosi, Aras Senol ha avuto modo di raccontato ai microfoni di Leggo quelle che sono state le sue emozioni durante il percorso nel noto reality show di Canale 5. L’attore ha spiegato i momenti migliori e anche i peggiori e non ha fatto mancare anche un passaggio sulla sua decisione di donare parte del montepremi all’associazione Giulia Cecchettin, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato.

Aras e la vittoria a L’Isola dei Famosi

Isola dei famosi

Tra le prime domande che sono state poste ad Aras quella del momento più bello e quello più brutto. L’attore ha spiegato: “Il ricordo più bello è quando abbiamo vinto una sfida e abbiamo mangiato tutti insieme intorno ad un grande tavolo”. E per quanto riguarda il rovescio della medaglia: “Il ricordo più brutto è stato l’incidente di Khady”, ha detto facendo riferimento all’incidente capitato alla modella durante il gioco della “centrifuga”.

Non è mancato anche un passaggio per tutte quelle persone che lo hanno votato e sostenuto fino a fargli vincere, appunto, L’Isola dei Famosi: “Voglio ringraziare tutto il pubblico. Non sapevo di essere così amato. Ora come ora penso di andare a casa e riposare un po’. Ma il mio sogno è recitare in un film o in una serie italiana. Chi vivrà vedrà”

Il pensiero a Giulia Cecchettin

Una chiosa finale la merita anche la scelta dell’attore di donare parte del montepremi vinto alla Fondazione Giulia Cecchettin. In questo senso Aras ha spiegato di essere rimasto molto colpito dalla storia della povera ragazza, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta: “Ho ascoltato la sua storia e mi ha davvero colpito al cuore. Ho già detto in passato che nel mio Paese ogni anno più di 300 donne vengono uccise a causa della violenza maschile. Nel 2024 è ancora incredibile pensare che ciò accada in entrambi i Paesi […]”.