Antonella Elia: “Se mio padre non fosse morto, io…”

Antonella Elia: “Se mio padre non fosse morto, io…”

L’opinionista parla della sua infanzia, del suo rapporto con il padre e degli esordi nel mondo dello spettacolo fino al successo di oggi.

In un’intervista esclusiva al Corriere della Sera, Antonella Elia si racconta a 360°. Dal suo rapporto con il padre che l’ha portata a fare televisione, al suo esordio con Mike Buongiorno, per finire all’attuale successo nello spettacolo.

Le dichiarazioni di Antonella Elia

Antonella Elia

Come riporta il Corriere, Antonella Elia racconta la sua infanzia e il suo rapporto con il padre: “Avrebbe fatto questo mestiere se suo padre fosse stato vivo? Mai, glielo garantisco al 100%. Per farle un esempio: io volevo frequentare il liceo artistico e poi entrare all’Accademia Albertina, la pittura credo sia la mia vera passione, lui mi costrinse a iscrivermi al classico. Figuriamoci cosa avrebbe detto vedendomi fare la modella o l’attrice, non me lo avrebbe mai permesso”.

E ancora: “Il ricordo che ho di me in quegli anni è quello di una ragazza timida, complessata. Non ero estroversa, tanto meno fuori dalle righe. Le suore non erano il posto giusto per essere stravaganti. Ho sempre però avuto voti molto bassi in condotta. Ero sola, talmente tenuta al guinzaglio che non frequentavo altri bambini“.

L’opinionista rivela chi sono i suoi “padri artistici”: “La triade: Mike, Corrado, Raimondo. Hanno fatto di tutto per me, mi hanno cresciuta perché ero piccola quando iniziai a lavorare con loro. Sono stati protettivi, paterni, mi hanno insegnato tutto quello che potevano“. La Elia svela se le piacerebbe condurre un programma suo: “In effetti ormai sono grande e avrei l’età per condurre. Ma a me piace fare la spalla. Come conduttrice non mi ci vedrei neppure, perderei proprio quel gioco dell’ironia“.