La figlia di Morgan e Asia Argento, Anna Lou Castoldi pronta all’avventura a Ballando con le Stelle. Le rivelazioni inedite.

La vedremo presto sul palco di Ballando con le Stelle come concorrente e per lei sarà una prima volta. Stiamo parlando di Anna Lou Castoldi, figlia di Asia Argento e di Morgan. La ragazza, intervista dal Corriere della Sera, ha raccontato diversi aspetti della sua vita legati a questa prossima avventura ma anche alla sua famiglia.

Anna Lou Castoldi, il rapporto con i genitori e la loro fama

Anna Lou e Asia Argento
Anna Lou e Asia Argento

La ragazza ha subito parlato del rapporto con i genitori e la loro fama collegando il tutto alla chiamata di Milly Carlucci a Ballando: “Come mi ha conosciuta? Sicuramente mi conosceva per via dei miei genitori, Asia Argento e Morgan. Non si può negare”, ha ammesso Anna Lou. “Poi però mi ha detto che aveva visto in me qualcosa di interessante. Essere figlia dei miei genitori non può rappresentare un pregiudizio perché è un dato di fatto. Ma la mia persona non si riduce meramente ad essere una figlia. Nessuno è un figlio e basta, nemmeno io”, ha aggiunto.

Proprio su come sia stata trattata nel corso della vita per essere la figlia di due personaggi come la Argento e Morgan, Anna Lou ha spiegato: “Mi è capitato che mi trattassero diversamente e questa cosa mi ha sempre un po’ alienata perché chiunque abbia un minimo di profondità non dovrebbe vedermi come una loro proiezione, per quanto ho avuto un sacco di ispirazione e insegnamenti da loro”.

E su Ballando con le Stelle…

E sul ballo non sono mancati passaggi interessanti: “Come me la cavo? L’idea di migliorare mi prende benissimo, sarebbe troppo figo. Faccio molti dj set ed essere più in contatto con il mio corpo è utile, anche perché mi sento un po’ un palo, insicura. Questa è una terapia d’urto”.

Importante ammissione, invece, sul fatto che ora toccherà a lei diventare famosa: “Quella mi spaventa: per tutta la vita ho sviato questa cosa, ponendomi come una persona anonima, proprio perché la fama vissuta come è stata per i miei genitori mi metteva un sacco di angoscia. Far arrivare la propria arte a più persone è bello, ma se iniziano ad interessarsi a chi frequenti, chi vedi, ecco quello mi fa un po’ paura […]”.

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