Quali sono i pesci che contengono il parassita?
Se trattato con cura e abilità, il pesce crudo può dare vita a piatti deliziosi come il carpaccio. Il pesce crudo è inoltre la base di un’intera tradizione culinaria, quella giapponese, che da anni affascina anche l’Occidente. Ma attenzione: mangiare pesce crudo può essere pericoloso a causa del famigerato verme anisakis. Per salvaguardare la nostra salute e quella di chi ci sta intorno, scopriamo quindi quali sono i pesci che, se ingeriti, possono provocare l’infezione chiamata anisakidosi.
Pesci maggiormente infetti da anisakis
- Acciughe (alici)
- Aringhe
- Sardine
- Lampuga
- Sgombro
- Pesce sciabola
- Tonno
- Pesce spada
- Ricciola
- Merluzzo
- Pesce san pietro
- Branzino (spigola)
- Nasello
- Triglia
- Rana pescatrice
- Scorfano
- Calamaro
- Salmone marino
Ci sono creature marine che invece non lo contengono affatto: sono i molluschi bivalve (ostriche, cozze, vongole) e i crostacei a eccezione dell’Euphasia superba. Si tratta di un gamberetto lungo 65 mm, che costituisce il Krill. Questo significa che potete mangiare tranquillamente gamberi, aragoste e scampi, e anche i pesci di fiume perché l’anisakis si sviluppa in acqua salata. Nessun problema quindi con trote e carpe.
Cibi da evitare per non contrarre l’anisakidosi
Tutti i pesci sopraelencati si possono mangiare tranquillamente, a patto che siano ben cotti. La cottura infatti uccide uova, larve e vermi impedendo ai commensali di ingerirli. Da evitare invece carpacci, pesci marinati o leggermente affumicati, perché la cottura potrebbe non essere stata sufficiente. Se volete andare sul sicuro, inoltre, non mangiate troppo spesso piatti della cucina giapponese. Sushi e sashimi infatti sono spesso a base di salmone o tonno, e possono contenere gamberetti o uova di pesce. In ogni caso, state tranquilli: l’anisakidosi non è eccessivamente diffusa ed è una patologia che passa in fretta, con la morte del parassita responsabile. Nel frattempo, basta assumere cortisonici per alleviare i fastidiosi sintomi gastrointestinali.