La vita professionale di Angela Lansbury è conosciuta da molti, ma pochi conoscono i dettagli di quella privata e delle prime nozze de La signora in giallo.
A poche ore dall’annuncio della morte della storica attrice che ha interpretato La signora in giallo, si ricordano molti aspetti della vita di Angela Lansbury davanti alle telecamere. Attrice ineccepibile e molto amata da diverse generazioni di telespettatori, ha avuto una vita privata che ha voluto tenere ben lontana dalle luci dei riflettori. Eppure, molti ricordano le sue rivelazioni sul primo matrimonio, naufragato quando scoprì che il marito Richard Cromwell era gay.
Angela Lansbury, il primo matrimonio a 19 anni: durò 9 mesi
Prima di convolare a nozze con Peter Shaw, suo marito per ben 53 anni, Angela Lansbury ha avuto un matrimonio lampo con Richard Cromwell.
Ai tempi, l’attrice aveva solo 19 anni ed era la sua prima vera esperienza sentimentale. Proprio per questo, forse, non si rese conto di aver sposato un uomo gay.
“Ero così innamorata di Richard Cromwell quando l’ho sposato – aveva raccontato lei in una intervista per Closer – . Non avevo idea che fosse gay. Non avevo esperienza dal punto di vista sessuale”.
“Non avevo idea di sposare un uomo gay – aveva poi confessato l’attrice in un’altra intervista – . L’ho trovato un individuo così attraente, una persona molto affascinante. Conosceva tutti, era un amico di Joan Crawford, queste persone da cui ero affascinata da giovane attrice. E voleva sposarsi, era affascinato da me, ma solo per quello che aveva visto sullo schermo, davvero”.
I rapporti tra la Lansbury e il suo primo marito sono sempre stati ottimi, nonostante la separazione che, in un primo momento, venne vissuta come uno choc da Angela.
“Ma è stato uno choc per me quando è finito, non ero preparata per questo. Semplicemente non poteva continuare – aveva detto lei – . È stato solo un terribile errore che ho commesso da giovanissima. Ma non me ne pento, e mi dispiace per la tristezza che gli ha causato lungo la strada quando si rese conto di non poter adempiere alla sua funzione”.