Andrea Iannone squalificato 4 anni per doping

Andrea Iannone squalificato 4 anni per doping

Andrea Iannone è stato condannato dal TAS di Losanna per doping. Il pilota di MotoGP non potrà correre per 4 anni.

Brutta batosta per Andrea Iannone. Il pilota di MotoGP è stato condannato dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna e squalificato per ben 4 anni. La sentenza arriva dopo una battaglia legale iniziata lo scorso anno, quando risultò positivo ai controlli antidoping al Gran Premio della Malesia.

Andrea, che fin dal primo momento ha urlato la sua innocenza, si ritrova a dover restare ‘ai box’ per ben 4 anni, tempo che potrebbe mettere seriamente a rischio la sua carriera da pilota. Iannone, non a caso, ha commentato la sentenza in modo amaro.

Andrea Iannone condannato per doping

La difesa di Iannone, presentata al TAS di Losanna, in Svizzera, non ha convinto i giudici. Per questo motivo, il 31enne è stato squalificato e ritenuto colpevole di doping.

Stando a quanto scrive Il Corriere dello Sport, il Tribunale Arbitrale dello Sport ha emanato questa sentenza perché i legali del pilota non sono stati in grado di stabilire né il tipo preciso di carne consumata, né tantomeno la sua origine. Inoltre, è stato riscontrato che nessuno è stato in grado di stabilire specificamente se ci sia stato davvero un problema di contaminazione alimentare da carne in Malesia.

ANDREA IANNONE

Ad aprile del 2019, in seguito ai controlli antidoping effettuati durante il Gran Premio della Malesia nel novembre 2019, Andrea era stato sospeso per diciotto mesi in quanto le analisi avevano riscontrato valori anomali di drostanolone. Da qui è iniziata la battaglia legale che oggi vede la sua conclusione con una condanna per doping.

Andrea Iannone: lo sfogo

Dopo la condanna del TAS, Iannone ha pubblicato un lungo sfogo sul suo profilo Instagram. L’ex fidanzato di Giulia De Lellis, a didascalia di una sua immagine con il casco della moto, ha scritto:

“Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni… perché di certo non mi arrendo. Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo. Speravo nell’onestà intellettuale e nell’affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell’innocenza e soprattutto… la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi, ma non l’uomo”.

Iannone non si arrende e promette di battersi con tutte le sue forze per far emergere la verità.