Dopo l’ultimo evento che vede una giornalista molestata in diretta, la conduttrice si lascia andare ad un lungo sfogo su Instagram.
Nelle ultime ore, sta facendo il giro del web la notizia secondo cui la giornalista Greta Beccaglia sia stata molestata davanti ad uno stadio mentre svolgeva il suo lavoro. Alcuni tifosi le avrebbero urlato addosso e uno, nello specifico, le avrebbe anche dato uno schiaffo sul fondoschiena. Ciò che ha destato ulteriore scompiglio è stata la mancata reazione di troupe e conduttore in studio che, in un primo momento, hanno invitato la ragazza a “non prendersela” per poi staccare il collegamento “così per lo meno poteva reagire“.
L’ennesima storia di molestie è stata colta come spunto dalla conduttrice Andrea Delogu per sfogarsi sui social e diffondere un messaggio a favore delle donne che, a causa di importanti disagi, non sono mai libere di comportarsi e scegliere. La Delogu in primis parla di ipocrisia, in quanto sui social ci si mostra in un modo ma poi si agisce in tutt’altro nella vita reale: “Siamo ubriachi di simbolismo becero, drogati di esserci sui social nel far vedere “oh sono una bella persona, aderisco al messaggio, fammi photoshoppare il baffo rosso sotto l’occhio, ma fammi mettere la foot dove sono venut* bene” ha scritto
Andrea parla invece di quella che è la situazione reale, adducendo alcuni esempi: “Sessualizzami ogni pubblicità possibile ma non dirmi che provi piacere senza un uomo, perchè lì fai indignare. Poi i capezzoli, oh mamma i capezzoli, se si dovessero intravedere allora subito sei una put****”. La conduttrice poi ammette di lottare tanto per questa battaglia, perchè lei stessa di è trovata ad inibirsi e censurarsi, arrendendosi così a questi dettami all’insegna del bigottismo
In seguito, Andrea passa a far forza alle donne: “Siamo libere di volerci piacere, di non dover avere paura di essere giudicate o di essere oggettivate togliendo la dignità di persone con carattere, intelligenza e professionalità ”. Infine, chiude toccando un argomento estremamente spinoso secondo cui: “molti si chiedono se non sia colpa anche della vittima, di chi viene insultata, soggiogata, picchiata, violentata e ammazzata”, che tira fuori il peggio del nostro Paese, in quanto all’insegna di “violenza silente e patriarcato di nascita“.
Vi mostriamo qui il post di Andrea, augurandoci che tutti lo leggano con estrema cura ed attenzione.