Il dramma vissuto dal famoso ex calciatore Andrea Carnevale: suo padre uccise sua madre con un’accetta. Il terribile racconto.
Un’intervista drammatica e che racconta un trauma subito importante ma che accende anche i riflettori su determinate situazioni che si possono verificare all’interno delle famiglie. A raccontare la sua terribile esperienza è stato l’ex calciatore Andrea Carnevale nel corso di una intervista molto dura e cruda a La Stampa. L’uomo ha spiegato di come il padre abbia ucciso sua madre dopo svariati altri episodi di violenza.
Andrea Carnevale e la violenza in famiglia
A La Stampa, l’ex calciatore Carnevale ha spiegato di come abbia vissuto in un clima di terrore prima che il padre commettesse il vile omicidio di sua madre. “I segnali c’erano tutti, perché mio padre, che era tornato a casa dopo un anno passato a lavorare in Germania come operaio nelle ferrovie, ha cominciato a mostrarsi sempre più strano e spaesato, e poi a picchiare nostra madre davanti a noi, anche mentre cenavamo insieme la sera. Poteva farlo in qualsiasi momento. Andai dai carabinieri più volte per sentirmi dire che se non vedevano il sangue non potevano farci niente”, ha spiegato l’ex giocatore anche dell’Udinese.
L’uccisione della madre da parte di suo padre
Quel clima di paura e violenza, purtroppo, si trasformò in delitto poco dopo. “Una mattina mio padre si è svegliato, ha preso l’accetta ed è andato ad ammazzare mia madre mentre stava lavando i panni al fiume vicino casa. Una delle mie sorelle era presente, io stavo giocando a pallone lì vicino”.
Da qui i dettagli terribili con quella che fu d’istinto la sua reazione: “Ho raccolto il cervello di mia mamma nel fiume e l’ho portato alla caserma”, ha spiegato Carnevale. Qui ha avuto un dialogo con le autorità che in precedenza non gli avevano dato ascolto: “‘Hai visto che poi è successo?’, ho detto al maresciallo. ‘Quante volte sono venuto qui, adesso il sangue lo vedi’. Oggi però non ho rancore per nessuno: mio padre era un uomo malato che non è stato curato […]”