Ammore e Malavita: ecco le location del film

Ammore e Malavita: ecco le location del film

Ecco le location di Ammore e Malavita, la commedia musicale diretta dai Manetti Bros con protagonisti Serena Rossi e Giampaolo Morelli.

Cinque David di Donatello vinti, due Nastri d’Argento, cinque Ciak d’Oro e numerosi altri premi: basta piccolo elenco per spiegare che Ammore e Malavita è un film che merita di essere visto almeno una volta. E’ una commedia musicale diretta dai Manetti Bros. che ha per protagonista una giovane ragazza che si ritrova in mezzo a una storia di camorra e criminalità. Vediamo ora quali sono le location di Ammore e Malavita.

Ammore e Malavita: le location del film

Ammore e Malavita è ambientato a Napoli ed è proprio nel capoluogo di regione della Campania, e nei comuni della provincia, che i fratelli Manetti hanno diretto il film. La villa di Don Vincenzo Strozzalone, per esempio, si trova alla Baia di Trentaremi, la scena del funerale del boss della camorra è stata invece girata nella Basilica di Santa Marita della Sanità che si trova proprio in Piazza Santa Maria della Sanità.

panoramica napoli

Tra le location di Ammore e Malavita troviamo poi il Cimitero delle Fontanelle, la Casa del Portuale (dove avviene la sparatoria tra Ciro e i killer che lavorano per Don Vincenzo).

A Bagnoli si trova invece la casa di Mimmo Langella, mentre l’ospedale dove lavora Fatima e quello di San Gennaro, sempre a Napoli. Quando viene raccontata la storia di Fatima da ragazzina, si vede poi la sua vecchia casa che si trova in via Porto a Torre Annunziata.

Alcune scene di Ammore e Malavita sono però state girate anche lontano da Napoli, la pizzeria dove lavora Frank Strozzalone, per esempio, si trova a New York.

Ammore e Malavita: il cast del film

Ciro e Fatima, i due protagonisti principali di Ammore e Malavita, sono interpretati rispettivamente da Giampaolo Morelli e da Serena Rossi. Carlo Buccirosso è invece Don Vincenzo Strozzalone. Nel cast del film troviamo poi anche Claudia Gerini, Raiz, Franci Ricciardi, Antonio Buonomo e Giovanni Esposito.

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