Instagram sta per lanciare un amico immaginario: cos’è e come funziona la nuova funzione in arrivo sul noto social network.
Hai bisogno di un consiglio? Tra poco potrai rivolgerti al tuo amico immaginario su Instagram. Non è fantascienza. Il prossimo step del social network del gruppo Meta potrebbe essere infatti il lancio di una nuova funzione che permetterà di creare un vero e proprio amico digitale, in grado di farci compagnia in ogni momento.
Una novità che il team di Instagram starebbe sviluppando attraverso l’utilizzo ovviamente dell’intelligenza artificiale, che in questi anni sta facendo grandi passi da gigante, migliorando le nostre attività quotidiane tra assistenza, ricerche, creatività e molto altro. Ma cos’è questo amico immaginario e in cosa consisterebbe?
Instagram al lavoro sull’amico immaginario
La novità è stata scoperta e raccontata da Alessandro Paluzzi, esperto di tecnologia e programmazione. A quanto pare, Instagram starebbe già testando una nuova funzionalità in grado di far realizzare ai propri utenti un vero e proprio amico virtuale che vivrà esclusivamente all’interno della piattaforma.
Di cosa si tratterà? Di una sorta di avatar dotato di un’intelligenza particolarmente sviluppata, con cui potersi interfacciare, interagire, confidarsi e anche chiedere consiglio a seconda delle necessità. Un amico completamente personalizzabile, di cui potremo scegliere l’aspetto e la personalità, e che sarà a nostra disposizione nella sezione direct di Instagram, e forse anche in altri punti della nota applicazione.
Attraverso questo chatbot intelligente, Meta permetterà agli utenti del social network di confrontarsi con un amico virtuale con cui poter condividere passioni e interessi, e che sarà magari in grado anche di darci un consiglio su cosa indossare durante una serata di gala.
A cosa serve l’amico immaginario?
Lecito chiedersi per quale motivo Instagram abbia deciso di investire in un progetto di questo tipo. Non sono poche infatti le preoccupazioni legate alla salute mentali degli utenti, soprattutto dei più giovani, chiamati a interfacciarsi con entità virtuali.
Secondo Julia Stoyanovich, direttrice del Center for Responsible AI dell’università di New York, ad esempio, gli utenti potrebbero essere indotti a credere di interagire con una persona reale, empatizzando con un essere artificiale in maniera innaturale, realtà raccontata in pellicole come Her.
E d’altronde che questa strada abbia dei rischi è stato dimostrato anche da recenti fatti di cronaca. Solo qualche settimana fa è diventata infatti nota la storia di Jaswant Singh Chail, un uomo che avrebbe tentato di uccidere la Regina Elisabetta dopo aver ricevuto questo consiglio da una fidanzata generata sul chatbot Replika attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
Per questo motivo sono molte le preoccupazioni collegate al nuovo progetto di Meta e di Mark Zuckerberg. Al momento i vertici dell’azienda stanno però proseguendo sulla propria strada della sperimentazione. Vedremo se la novità verrà effettivamente lanciata in tempi brevi o se il progetto sarà destinato a essere rinviato.