L’allattamento al seno protegge le mamme dal declino cognitivo?

L’allattamento al seno protegge le mamme dal declino cognitivo?

L’allattamento al seno può aiutare a prevenire il declino cognitivo nelle madri secondo i risultati di un nuovo studio.

Una recente ricerca ha messo in luce come l’allattamento al seno possa essere in grado di prevenire il declino cognitivo legato all’avanzamento dell’età. Come già saprete l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda in tutti i casi in cui sia possibile di allattare al seno come forma di alimentazione esclusiva per il bambino per i primi sei mesi. Si consiglia di proseguire con l’allattamento anche oltre il primo anno di vita, naturalmente dopo i sei mesi sarà anche necessario iniziare a integrare con i cibi solidi attraverso lo svezzamento. Oltre ai benefici per il bambino, allattare al seno è utile anche per le madri.

Allattamento al seno ed effetti a lungo termine sulle madri

Un team di ricerca dell’UCLA (Università della California di Los Angeles) ha indagato sull’impatto a lungo termine dell’allattamento al seno sulle capacità cognitive delle mamme. Lo studio, pubblicato su Evolution, Medicine, and Public Health, è stato condotto su donne over 50 che hanno allattato al seno esaminando 115 donne. I test cognitivi hanno preso in esame le capacità di apprendimento e le funzioni esecutive che includono capacità di memoria, attenzione, pianificazione ed elaborazione.

Mamma che allatta sdraiata

I risultati hanno evidenziato che le donne che avevano allattato al seno hanno ottenuto punteggi migliori nei test cognitivi rispetto a quelle che non avevano allattato. Saranno necessari altri studi, su campioni più grandi, per comprendere meglio gli effetti protettivi dell’allattamento al seno nei confronti delle capacità cognitive e per capire in che misura gli effetti dipendano dalla durata dell’allattamento. Altri effetti positivi dell’allattamento al seno per le mamme sono già conosciuti. Chi allatta al seno, infatti, ha un rischio più basso di sviluppare tumore alla mammella e all’utero e una minore probabilità di soffrire di osteoporosi.