“No al politically correct”, la scelta (discutibile) di Alfonso Signorini

“No al politically correct”, la scelta (discutibile) di Alfonso Signorini

La presa di posizione del conduttore del GF Vip sta facendo discutere. Ma lui è più determinato che mai: “Sono stufo deo bacchettoni social”.

Alfonso Signorini dice la sua, senza censure, come al solito. Il conduttore del Grande Fratello Vip ancora una volta ha deciso di rompere lo schermo e parlare direttamente al pubblico: “Diciamo basta alle sentenze banali e qualunquiste del web,” afferma Alfonso e si schiera contro i tribunali social che ormai gestiscono la reputazione di un’individuo.

Signorini è giunto persino a difendere dalle accuse Barbara Palombelli, protagonista del più recente scandalo televisivo: “Ha fatto un’uscita infelice, ma da lì ad apostrofarla come un mostro ce ne passa,” ha affermato senza reticenze il conduttore. Capite che una dichiarazione del genere – di questi tempi – è parecchio azzardata.

“Finiamola con questo scempio,” ammonisce Signorini. Il conduttore aveva anticipato l’argomento in un lungo monologo fatto in chiusura della seconda puntata del Grande Fratello Vip, e ora ribadisce quanto affermato nell’editoriale di apertura per il settimanale Chi.

I social sono diventati tribunali

“Ne abbiamo le tasche piene del politically correct,” esordisce Alfonso Signorini. E ribadisce che in un reality all day come Il Grande Fratello qualche scivolone è inevitabile. Signorini invita dunque il pubblico da casa e i leoni da tastiera in particolare ad essere meno bacchettoni nei confronti dei concorrenti.

Clamorosa la sua difesa di Katia Ricciarelli, accusata di aver detto frasi omofobe: “Katia Ricciarelli in questi giorni ha detto cose che non sono state di gran gusto… Come lei molti altri,” ha continuato implacabile Signorini.

Una decisione inedita quella del conduttore che non è piaciuta ai concorrenti delle scorse edizioni: a loro avviso squalificati per ragioni ben più ingiuste.

Insomma, la posizione di Alfonso Signorini è chiara: il pubblico dovrebbe smetterla con il perbenismo eccessivo che lo porta a indignarsi per la minima parolaccia o considerazione inopportuna. Signorini invita ad usare il buonsenso, cioè a considerare ogni fatto nella sua intenzione.

Di certo le sue parole non metteranno a tacere i social, né impediranno alla gente di esprimere la propria opinione liberamente. Ma Alfonso Signorini ha messo in luce un problema radicato nella nostra società, che grazie alle dinamiche dei social network si è ulteriormente esteso.

Tuttavia ci sono comportamenti che – politically correct sì o politically correct no – meritano di essere denunciati e messi alla berlina, punto.