“Entrai in una sorta di depressione”, il dramma di Alessio Boni

“Entrai in una sorta di depressione”, il dramma di Alessio Boni

Un periodo buio per l’attore Alessio Boni, che si è confidato a Tv Sorrisi e Canzoni per raccontare di questa fase difficile della sua vita.

Durante una lunga intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, Alessio Boni – attore nel film Non sono un assassino – ha rivelato di aver vissuto un periodo buio a metà anni Novanta. Chiamate che non arrivavano e speranze lavorative disilluse hanno fatto cadere l’attore lombardo in una depressione profonda. Per la prima volta ha deciso di parlarne…

Alessio Boni e la depressione

Erano gli anni Novanta e Alessio Boni non era conosciuto come lo è oggi sul grande e piccolo schermo. Fino a quel momento aveva recitato già in qualche pellicola ma nessuna di queste gli aveva dato abbastanza visibilità da permettergli stabilità economica.

Mentre aspettava di diventare un attore rinomato in tutta Italia ha pensato di mollare tutto e di cambiare la sua vita. Come ha raccontato durante l’intervista, sembrava che niente andasse per il verso giusto: “Entrai in una sorta di depressione, mi sentivo un fallito“, ha rivelato l’attore.

Alessio Boni

Undici mesi di buio totale e addirittura il ritorno a casa dei genitori, perché da solo non ce la faceva più. “Mio padre non mi disse nulla perché vedeva che stavo male“, mentre l’attore si aspettava un rimprovero severo. “Ero davvero in crisi. Mangiavo male, aprivo scatolette, non avevo la possibilità di comprare cibo buono“, ha poi aggiunto.

Fortunatamente, dopo quasi un anno di difficoltà e di pensieri bui, qualcuno si è accorto di lui e la sua vita è cambiata immediatamente, diventando l’attore che conosciamo oggi interprete, tra l’altro, del difficile ruolo del giudice Giovanni Mastropaolo nel film Non sono un assassino.

Cosa fa Alessio Boni oggi?

Non ci si aspettava un racconto simile dal bravissimo attore Alessio Boni che oggi è in splendida forma e all’apice della sua carriera. Poco dopo la depressione degli anni Novanta, infatti, l’attore è stato chiamato dal regista Carlo Lizzani per interpretare un ruolo nel film La donna del treno.

Non posso descrivere l’emozione nel vedere il mio nome sulla porta del mio primo camerino (…), non ci potevo credere: era la mia vittoria“, ha raccontato più felice che mai. E dopo l’interpretazione e il suo ingresso nel mondo Rai, tutti si sono accorti di lui, facendolo diventare un attore conosciuto su scala nazionale.