Alberto Stasi e la morte di Chiara Poggi: “Non sono stato io”. Le parole dal carcere

Alberto Stasi e la morte di Chiara Poggi: “Non sono stato io”. Le parole dal carcere

Alberto Stasi parla in esclusiva a Le Iene a seguito del delitto di Garlasco del 2007 quando Chiara Poggi venne trovata morta.

Era l’agosto del 2007 quando a Garlasco, in provincia di Pavia, Chiara Poggi, una ragazza di 26 anni, veniva trovata morta nella sua abitazione e il suo ragazzo, Alberto Stasi, veniva iscritto nel registro degli indagati. A distanza di anni, precisamente nel 2015, dopo essere stato riconosciuto innocente per due volte, al quinto processo (tra sentenze e appelli) viene condannato a sedici anni di carcere per averla assassinata brutalmente.

In queste ore, l’uomo ha parlato in esclusiva a ‘Le Iene’ raccontando la sua versione dei fatti, direttamente da dietro le sbarre.

Alberto Stasi e la morte di Chiara Poggi: le parole

Alberto Stasi

“Sono stato assolto in primo grado, sono stato assolto in appello, sull’unica condanna il Procuratore generale presso la Corte di Cassazione ha chiaramente detto ‘Non si può condannare Alberto Stasi’, quindi, in Italia hanno un sistema che a oggi funziona così: la pubblica accusa dice ‘No, questa persona va assolta’ ma, nonostante questo, la persona viene condannata”. Sono queste le parole di Stasi che professa a ‘Le Iene’ la sua innocenza.

“Perché ho deciso di parlare ora? Per dare un senso a questa esperienza, perché certe cose non dovrebbero più accadere”.

“Quando mi chiedono se ho ucciso io Chiara penso che non sanno di cosa stanno parlando. Nell’immaginario comune un innocente in carcere è un qualcuno che soffre all’ennesima potenza. Per me non lo è, semplicemente perché la mia coscienza è leggera. Alla sera quando mi corico io non ho nulla da rimproverarmi. Certo, ti senti privato di una parte di vita perché togliere la libertà a una persona innocente è violenza, però non hai nulla da rimproverarti, l’hai subita e basta, non è colpa tua”.

Un passaggio anche al futuro: “Cosa farò quando uscirò dal carcere? Oggi ho 38 anni e ho in mente di mettere a frutto tutte le esperienze negative che ho vissuto. Certe cose non le puoi metabolizzare se non le vivi. Se hai la fortuna, o sfortuna, a seconda del punto di vista, di vivere certe esperienze, acquisisci degli strumenti che puoi mettere a disposizione e io voglio fare questo”.

Di seguito il post de ‘Le Iene’ su Instagram con l’anteprima dell’intervista: