Pioniere della radio-telefonia, da oltre quarant’anni, Alberto Mandolesi raccontava le partite della Roma.
Il mondo del giornalismo e del broadcasting nella capitale italiana sono in lutto per la scomparsa di Alberto Mandolesi, che si è spento all’età di 76 anni. Dopo aver iniziato la sua carriera nel mondo musicale come autore e musicista, Mandolesi ha poi dedicato oltre quattro decenni al giornalismo sportivo, diventando una delle figure più riconosciute e rispettate, in particolar modo per quanto riguarda il calcio e, più specificamente, la squadra della Roma.
Chi era Alberto Mandolesi
Alberto Mandolesi è stato tra i precursori delle emittenti radiofoniche locali, lanciando nel 1975 un programma su Radio Roma (emittente da lui fondata), nonché la prima stazione privata nella città. La sua voce ha accompagnato i tifosi della Roma attraverso decenni di calcio, dal periodo di Liedholm fino al trionfo dello scudetto nel 2001, contribuendo con le sue analisi su diverse piattaforme mediatiche. Mandolesi ha anche ricoperto il ruolo di direttore per la rivista “Cuore romanista“, presente nelle giornate di partita allo stadio Olimpico, e ha collaborato con “Il Romanista“.
Mandolesi aveva un notevole talento nel riconoscere le promesse del calcio, avendo previsto un futuro radioso per il giovane Francesco Totti e realizzando la prima intervista al futuro simbolo della Roma, nel programma “Pressing” su Rete Oro. Nonostante le sue condizioni di salute compromesse da tempo, manteneva un costante interesse per le vicende della Roma, condividendo i suoi pensieri sulla propria pagina Facebook dopo ogni partita.
Alberto Mandolesi, all’età di 76 anni, è venuto a mancare tra la notte e la mattina dell’11 febbraio. La sua scomparsa ha provocato un’ondata di messaggi di cordoglio, tra cui spicca quello di Bruno Conti che, con un post su Instagram ha ricordato Mandolesi con affetto: “Mai dimenticherò la tua voce e il tuo sorriso. Buon viaggio Alberto...”, accompagnato da emoticon simboliche e cuori nei colori della Roma.