Alba Parietti non ne può più: “Basta parlare delle mie labbra rifatte”

Alba Parietti non ne può più: “Basta parlare delle mie labbra rifatte”

Lo sfogo dell’attrice durante un’intervista, in cui parla della sua doppia identità, maschile e femminile.

In attesa di vederla questa sera nelle vesti di Patty Pravo a Tale e Quale Show, l’attrice Alba Parietti concede una lunga intervista telefonica alla rivista Vanity Fair. Sempre a proposito del celebre programma d’imitazione della Rai, nella puntata della scorsa settimana abbiamo visto la Parietti perfettamente a suo agio con le sembianze di Damiano, il cantante dei sempre più chiacchierati Maneskin. Ma perché le è piaciuto interpretare questo ruolo? Ecco cosa ha dichiarato: “In mondo ancora molto maschilista, mi stuzzicare l’idea di calarmi in quelle vesti, provare interpretarlo. Io, caratterialmente, un po’ lo sono. Sono stata cresciuta come un uomo“.

Soprattutto quest’ultima frase ci stupisce, infatti la spiega subito dopo: “Mio padre mi ha adorato ma, avendo avuto solo me come figlia, mi ha educata con i tipici valori del maschio: il senso di libertà, l’indipendenza, la forza, l’autodifesa, il coraggio, la caparbietà, l’onore. Ho avuto delle figure maschili molto belle durante la mia crescita, sono quelle da cui ho assorbito di più“.

Dopo aver parlato della sua doppia identità maschile, l’attrice ci tiene però a difendere anche il genere femminile, com’è giusto che sia. Ecco infatti cosa pensa quando vede la sua immagine riflessa allo specchio: “Onestamente, se mi guardo, mi piaccio. È meglio essere più figa a 60 anni che a 20. Nel mio caso, ho avuto la fortuna di una genetica che mi ha aiutato. Se sei un uomo, puoi avere tutta l’autostima che vuoi e nessuno ti rompe le scatole…Se sei una donna, sono guai. A 50 anni dobbiamo considerarci vecchie, fallite, sfigate. Questo perché, culturalmente, noi donne siamo più misogine dei maschi“.

Infatti, spesso è dalle donne che riceve critiche sul suo intervento chirurgico alle labbra. Argomento su cui è stanca di rispondere persino ai giornalisti: “Ho rifatto la bocca 30 anni fa: fossi finita in galera per questo, ormai sarei libera, quindi direi che è il caso di non parlarne più. Giudico l’intelligenza di un giornalista in base al fatto che mi faccia o meno questa domanda“.