Diversi argomenti a Belve per Al Bano che ha toccato anche il tema molto delicato della scomparsa della figlia Ylenia.
Ospite di Belve con Francesca Fagnani, Al Bano si è raccontato su diversi argomenti. Molto toccante il passaggio sulla morte della figlia Ylenia, uno dei momenti, inevitabilmente, più dolorosi della sua vita. Il cantante ha spiegato cosa ha provato dentro di sé.
Al Bano a Belve: il ricordo della morte della figlia
Nel corso dell’intervista a Belve, Al Bano ha spiegato cosa abbia provato quando ha saputo della morte della figlia Ylenia: “È stato l’unico momento dove sono diventato un anticristo, un anti Dio. Mi sono sentito violentato da quella forza superiore che è Dio. Erano notti in cui per dormire prendevo il lexotan, erano quelle notti che non finivano mai neanche durante la giornata. Quel dolore che si fa sentire anche adesso. Ma io sono cristiano e mi sono detto: ‘Se lui l’ha perso e tutto continua, chi sei tu per ribellarti a questa realtà ’.
Diversi i passaggi arrivati anche sulla Russia e la guerra in Ucraina: “L’Ucraina è sempre stata sotto la giurisdizione russa, la Nato se n’è appropriata. Questa guerra è terribile, squallida. Io non approvo quello che Putin ha fatto, chi lo approverebbe? Invadere come ha fatto quel Paese, mi ha dato fastidio. E non solo a me”. Eppure secondo l’artista “in qualche modo una buona parte di ragione ce l’ha, ma ha anche la parte del torto”.
E sul fatto che spesso vada a cantare e suonare in Russia: “Io suono e canterò sempre per il popolo russo. Putin è un russo e io ho cantato anche per lui. Mi auguro che succeda un miracolo, che questa guerra finisca. Io farei il concerto della pace, magari nella piazza Rossa e nella piazza di Kiev”.
Di seguito un post Instagram del cantante con la conduttrice: