Aiuti bollette, cosa succede dopo il 30 settembre: le previsioni per la stagione 2023/2024

Aiuti bollette, cosa succede dopo il 30 settembre: le previsioni per la stagione 2023/2024

Gli aiuti bollette sono in scadenza: cosa succederà dopo il 30 settembre? Vediamo quali sono le previsioni per l’autunno/inverno 2023-2024.

Anche se il Governo Meloni non ha ancora affrontato l’argomento, gli italiani sanno bene che gli aiuti bollette sono scadenza. Vediamo cosa succede dopo il 30 settembre e quali sono le previsioni per l’autunno/inverno 2023-2024.

Aiuti bollette in scadenza: cosa succede dopo il 30 settembre?

Il 30 settembre 2023 scadranno gli aiuti in bolletta approvati dal Governo Meloni lo scorso giugno. Questi incentivi, messi in campo dall’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente dopo l’ultimo aggiornamento sui costi dell’elettricità, sono serviti ad aiutare la popolazione. Adesso che ci avviciniamo alla scadenza, però, una domanda sorge spontanea: cosa accadrà a partire dall’1 ottobre? Gli italiani sono molto preoccupati, visto che con l’arrivo della stagione invernale si tornerà ad utilizzare l’energia e il gas per molte più ore rispetto all’estate.

L’azzeramento degli oneri generali nella bolletta del gas, i tagli dell’Iva del gas con il rinnovo della riduzione al 5% e lo sconto in bolletta per famiglie disagiate: queste tre misure hanno consentito un alleggerimento dei costi. Eppure, da ottobre si potrebbe tornare a combattere con i prezzi in aumento delle forniture elettriche di abitazioni domestiche e non. Al momento, è bene sottolinearlo, il Governo non ha ancora messo mano al dossier inerente gli aiuti in bolletta.

Aiuti in bolletta: le previsioni per la stagione 2023/2024

Considerando che le quotazioni del gas, dopo i picchi raggiunti l’estate scorsa, non hanno registrato un rialzo, il Governo non ha ancora in programma la discussione degli aiuti in bolletta. Possiamo comunque fare una previsione per la stagione 2023/2024. Se i prezzi dovessero rimanere entro un determinato target, le agevolazioni non verranno rinnovate. In caso contrario, potrebbe entrare in vigore il cosiddetto bonus riscaldamento, ossia un contributo erogato in quota fissa senza distinzioni di reddito.

Questo inventivo, che sarebbe diverso in base alle zone climatiche di residenza, è già stato discusso nei mesi scorsi dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. E’ bene ribadire che il bonus riscalamento, a patto che venga accettato in toto dal Governo, verrebbe approvato soltanto se il prezzo del gas, da oggi all’1 ottobre, dovesse risalire.