Adolescenti picchiano a morte un anziano: l’assurdo motivo

Adolescenti picchiano a morte un anziano: l’assurdo motivo

Un anziano è stato picchiato a morte da un gruppo di adolescenti, una delle quali hanno spiegato l’assurdo motivo per cui l’hanno aggredito.

Cinque adolescenti, di età compresa tra 12 e 15 anni, avrebbero picchiato a morte Reggie Brown, 64 anni, in un vicolo. Una di queste ha spiegato la motivazione per la quale hanno compiuto tale aggressione ai danni dell’anziano.

Adolescenti uccidono un anziano picchiandolo a morte

Un uomo anziano è stato pestato a morte da un gruppo di quattro ragazzine, una delle quali si è dichiarata colpevole dell’accaduto che si è svolto nella città di Washington.

Le altre ragazze devono ancora rispondere delle accuse di omicidio di primo grado per il loro presunto ruolo nella vicenda.

Scena del crimine

Cinque ragazze di età compresa tra 12 e 15 anni avrebbero picchiato a morte Reggie Brown di 64 anni.

Quando gli agenti sono intervenuti sul posto, l’uomo è stato dichiarato deceduto. Un’autopsia eseguita dal medico legale ha confermato che l’uomo aveva riportato un trauma così importante, tanto da condurlo alla morte.

Il motivo alla base dell’aggressione

L’attacco sarebbe stato ripreso in video e trasmesso alla Corte Superiore di Washington, nel quale, secondo quanto riferisce il Washington Post sono mostrate cinque ragazze che inseguivano Brown in un vicolo nel quartiere nord-occidentale della città, tirandolo giù da una rete metallica che stava tentando di scavalcare per scappare. Dopo ciò, gli avrebbero calpestato, a calci, la testa.

Poi, gli avrebbero tirato giù i pantaloni, dai quali hanno estratto la cintura con la quale lo avrebbero colpito più volte.

La quindicenne, che ha già accettato un patteggiamento per l’omicidio, ha testimoniato in tribunale, parlando dei momenti dell’aggressione mortale.

L’adolescente ha confessato che lei e le sue amiche erano al parco quel giorno, quando, ad un certo punto, hanno deciso che dovevano “trovare qualcuno da picchiare“. Il giudice ha chiesto il perché di tale decisione e lei ha risposto nel seguente modo: “Perché ci annoiavamo“.