Addio a Anouk Aimée, la musa della Dolce Vita di Fellini: l’attrice è morta a 92 anni

Addio a Anouk Aimée, la musa della Dolce Vita di Fellini: l’attrice è morta a 92 anni

All’età di 92 anni è scomparsa la celebre attrice Anouk Aimée, musa della Dolce Vita di Fellini. Il ricordo del mondo del cinema.

È scomparsa all’età di 92 anni l’attrice francese Anouk Aimée, famosa per il suo ruolo indimenticabile ne “La Dolce Vita” di Federico Fellini. Anouk Aimée, nome d’arte di Nicole Françoise Florence Dreyfus, ha lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema internazionale con una carriera che si estende per oltre sette decenni.

Ma scopriamo tutti i dettagli sulla sua vita e sulla sua scomparsa.

Anouk Aimée: l’annuncio della figlia e l’ultimo saluto a Parigi

La notizia della scomparsa della nota attrice è stata data dalla figlia, l’attrice Manuela Papatakis, tramite un post pubblicato su Instagram.

on mia figlia, Galaad, e mia nipote, Mila, abbiamo una grande tristezza nell’annunciare la dipartita di mia madre Anouk Aimée. Ero al suo fianco quando è deceduta stamattina nella sua casa a Parigi“.

Presto sono arrivati tantissimi commenti sotto al post in cui i fan fanno le condoglianze per la triste perdita.

La carriera di Anouk Aimée: da “La Dolce Vita” a “Un uomo, una donna”

Nata il 27 aprile 1932 a Parigi, Anouk Aimée ha raggiunto la fama internazionale con il film “La Dolce Vita” del 1960, dove interpretava il ruolo di una ricca fannullona che affiancava Marcello Mastroianni. Questo film, diretto da Federico Fellini, è diventato un classico del cinema mondiale, contribuendo a consolidare la sua carriera.

Aimée ha anche recitato in “Un uomo, una donna” di Claude Lelouch, vincitore della Palma d’Oro a Cannes e dell’Oscar come miglior film straniero.

Nel corso della sua lunga carriera, Anouk Aimée ha partecipato a 74 film e serie televisive. Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, spiccano il Premio César onorario nel 2002 e l’Orso d’oro alla carriera al Festival di Berlino nel 2003. Questi premi testimoniano il suo contributo straordinario al mondo del cinema.