Nell’Antica Grecia le donne venivano istruite su come condurre la propria vita.
Come molti sapranno, un tempo, alla figura femminile era destinata la cura del focolare domestico, quindi della propria casa, e la cura della prole. Per formare delle donne “competenti” in questi lavori, a Lesbo, venne istituito il tìaso: una sorta di organizzazione religiosa. Con la poetessa Saffo si istituì il tiaso legato al culto di Afrodite, le ragazze che ci andavano venivano istruite al matrimonio. Terminata la scolarizzazione, le fanciulle erano pronte per essere delle brave mamme e mogli.
E per gli uomini? Da sempre l’uomo ha ricoperto il ruolo del cacciatore, colui che doveva procacciare il cibo, andare in guerra, portare, come si suole dire, “il pane in tavola”. Nel mondo antico non c’era l’educazione all’affettività, c’erano tanti poeti che parlavano di amori struggenti e non ricambiati, ricordiamo la più famosa friendzone della letteratura italiana: Dante e Beatrice. Un tempo, quindi, c’erano tante parole e pochi fatti. Ad oggi, purtroppo, persiste ancora un retaggio culturale di questo tipo che vede i ragazzi o gli uomini impacciati, timorosi e che “non ci sanno proprio fare con le donne”. Sorge spontanea una constatazione: non ci sanno fare perché non c’è stato mai qualcuno che l’ha insegnato. Ebbene sì, care fanciulle e cari fanciulli, quando l’uomo avrebbe dovuto o avrebbe potuto imparare delle “tecniche di rimorchio”?
Non sicuramente dai propri nonni che, per quanto romantiche, le loro storie sono figlie di quei tempi dove bastava recarsi in chiesa e innamorarsi della frontwoman del coro oppure venire a conoscenza che la sorella del fratello dell’amico del cugino stava cercando marito. Insomma, bisogna essere più concreti e pensare a questi tempi, creare i propri rapporti in base a ciò che offre la società oggi. Ecco perché nasce la PlayLover Academy, la prima accademia formativa sul suolo italiano che si occupa di tematiche sentimentali e sociali.
Perché istruirsi frequentando una “accademia di seduzione”?
Soltanto leggere “accademia di seduzione” può far storcere il naso a qualcuno e far venire fuori lo scetticismo che vive in ognuno di noi. La risposta potrebbe essere puntuale ma anche banale: “Provare per credere”, però, questo implica che tanti tra noi, soprattutto gli uomini, debbano affidarsi senza se e senza ma; dato che non si può pretendere questo, partiamo col riportare il vero senso dell’Accademia in sé, gli obiettivi principali.
Questa Academy nasce innanzitutto da due semplici teste, due ragazzi, Christian e Steve, che hanno deciso di impegnarsi attivamente, riconoscendo le enormi difficoltà degli uomini nel sedurre, di elargire tutto ciò che hanno imparato sia sulla propria pelle e sia studiando e affinando le migliori tecniche.
Tra i valori principali intrinsechi nella PlayLover che si impegna a veicolare c’è il coraggio, definito anche “sfacciataggine”. Pensiamo ad una situazione comune che sarà capitata almeno una volta nella vita: spiaggia piena di belle ragazze, e ognuno pensi al proprio prototipo perché non bisognerà mai “snaturarsi” riguardo ai propri pensieri e al proprio modo d’essere, mare cristallino, la ragazza sotto l’ombrellone accanto al tuo è lì sola, a prendere il sole, ti colpisce, ti prende la sua fisicità o un dettaglio che avrai notato, cosa fai o cosa hai intenzione di fare? Nulla. O meglio, vorresti far qualcosa, forse senti che potrebbe essere l’occasione giusta per “buttarti nella conoscenza”, ma ti blocchi. Cosa fai? Ti rintani nella tua paura, abbassi gli occhiali da sole e la osservi da lontano, un po’ come il friendzonato per antonomasia di cui abbiamo parlato all’inizio.
Cosa ti sarebbe bastato? Che tu le parlassi, che prendessi coraggio e le chiedessi qualcosa per attaccare bottone. Ecco, la PlayLover parte dalla realtà, dal concreto, per insegnarti e aiutarti le prime tecniche d’approccio. Però, la prima impressione non basta, poi bisogna continuare. E che se ne voglia dire, ma gli uomini sono davvero impacciati, non tutti s’intende, ma molti lo sono e, spesso, utilizzano frasi o metodi alquanto discutibili che, inevitabilmente, non risultano efficaci. Proprio qui interviene la formazione dell’Academy.
Inoltre, vengono offerti dei pacchetti in base alle proprie esigenze. Da quelli online, perché, sì, è una scuola innovativa e all’avanguardia che muove i suoi passi sia “per strada” ma anche sulle diverse dating app, a quelli in presenza che durano per più tempo. I prezzi sono variabili. I risultati non sono garantiti, o meglio, come ogni scuola, il compito dei trainer è quello di insegnare, ma gli allievi dovranno fare i “compiti a casa” per esercitarsi. La formazione è di altissimo livello, le recensioni sono presenti su internet, quindi nessuno vuole lucrare, si ha solo voglia di aiutare gli uomini a trovare, chissà, l’anima gemella.