Abusi nella ginnastica, parla Vanessa Ferrari: “Io in clinica a 19 anni”

Abusi nella ginnastica, parla Vanessa Ferrari: “Io in clinica a 19 anni”

Dopo le recenti denunce nei confronti del mondo della ginnastica ritmica e aerobica, la ex campionessa mondiale Vanessa Ferrari ha rotto il silenzio.

Si attendevano da giorni le dichiarazioni della ex farfalla di Orzinuovi, Vanessa Ferrari, dopo i recenti fatti che hanno coinvolto il mondo della ginnastica ritmica e aerobica. Le denunce da parte di alcune sportive sugli abusi subiti da parte degli allenatori, hanno scatenato le polemiche e la decisione da parte di altre ginnaste di intervenire confermando quanto accade durante gli allenamenti. La Ferrari, dopo aver rifiutato numerose interviste, ha deciso di dire la sua con un lungo post su Instagram.

Vanessa Ferrari: “Denunce nella ginnastica? Non mi sorprende”

“[…]Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce, da parte dei ginnasti di Ritmica e Aerobica, non sono rimasta affatto sorpresa…  – ha iniziato a scrivere la ex campionessa mondiale – Anzi, anni fa scrissi un libro nel quale parlai anche di alcuni di questi aspetti”.

Dopo aver trascorso ben 25 anni nel mondo della ginnastica, la Ferrari ha ammesso di aver avuto vissuto anche lei situazioni spiacevoli ma ha “vissuto anche qualche cambiamento nel mio ambiente e mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori”.

Lei, in prima persona, ha subito abusi che l’hanno portata ad avere problemi alimentari. “[…] Come tanti altri ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all’età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire”.

Ora, Vanessa invita tutti a denunciare i casi di abusi nel mondo della ginnastica affinché questo sport sia pulito. “[…]Crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute – ha sottolineato – . Quindi faccio appello all’umanità delle persone perché penso che debba esserci un confine netto tra severità in ottica di disciplina e cattiveria”.

La Ferrari, tuttavia, non vuole in alcun modo demonizzare lo sport che l’ha resa una campionessa mondiale. “[…]Concludo invitando a non demonizzare la ginnastica, non è prendendo le distanze da un ambiente che le cose cambiano, perché la ginnastica è un mondo magnifico benché complesso, quindi non rendiamolo ancora più difficile, sta a noi il compito di proteggerlo”, ha scritto ancora.