A chi appartengono i resti umani trovati 50 anni fa in Pennsylvania

A chi appartengono i resti umani trovati 50 anni fa in Pennsylvania

La polizia ha scoperto a chi appartengono i resti umani trovati in Pennsylvania 50 anni fa. Cosa è emerso di recente.

La polizia ha affermato che i resti della ragazza sono stati trovati “nascosti sotto un telo di plastica” sotto alcuni cespugli in una zona boscosa nei pressi di Moonshine Road, nella contea di Lebanon. Ecco cosa è emerso dalle indagini.

Resti umani ritrovati dalla polizia, forse appartenenti a una ragazza scomparsa 50 anni fa

Nel 1973 furono ritrovati dei resti umani a Lebanon Township, in Pennsylvania. Il sergente della polizia di stato della Pennsylvania – Josh Lacey – ha annunciato che i resti, ritrovati 50 anni fa, apparterrebbero a Ruth Elizabeth Brenneman, una ragazzina di 14 anni, che abitava nella contea di York.

Il corpo era stato trovato “decomposto” e “nascosto sotto un telo di plastica” sotto un cespuglio, in una zona boscosa nei pressi di Moonshine Road, a circa 47 miglia da dove proveniva, da due guardie forestali della contea. La causa della morte all’epoca fu classificata come “indeterminata“.

Scena del crimine

Lacey ha osservato che gli investigatori hanno cercato di identificare la ragazza creando due ipotesi, una attraverso l’analisi forense e un’altra con l’aiuto del National Center for Missing and Exploited Children, con un identikit aggiornato con le tecniche di invecchiamento.

Tuttavia, solo nel 2016, quando il suo corpo fu riesumato da un cimitero della contea di Lebanon per ulteriori analisi, fu trovata, finalmente, una corrispondenza.

Come è stata identificata la ragazza

Con l’aiuto di Astraia Labs e della polizia di stato della Pennsylvania sono riusciti a identificare con certezza il corpo lo scorso, attraverso la genealogia raccolta dopo la riesumazione dei resti.

Lacey ha detto che Ruth è stata vista l’ultima volta “all’inizio dell’anno scolastico 1973“, affermando che un giorno era “andata a scuola” e “non era mai tornata a casa“.

La polizia crede che il caso della 14enne possa essere classificato, a distanza di 50 anni, come omicidio.

Solo perché l’abbiamo identificata oggi, non significa che la nostra indagine è conclusa. Scoprire di più sulla sua vita quotidiana e sulle persone con cui si associava è una parte fondamentale di questa indagine“, ha riferito la polizia.