La scienza non ha dubbi: ecco a che ora andare a dormire per non correre rischi

La scienza non ha dubbi: ecco a che ora andare a dormire per non correre rischi

A che ora andare a dormire? L’orario cambia in base alla stagione ed è consigliato rispettarlo per scongiurare malattie fisiche e psichiche.

Il sonno, sia da un punto di vista fisico che su un piano psichico, è fondamentale. Un corretto riposo non consente solo di affrontare al meglio le incombenze quotidiane, ma contribuisce a scongiurare diverse malattie. Vediamo a che ora andare a dormire per non correre rischi e svegliarsi carichi come non mai.

A che ora andare a dormire secondo la scienza

Ormai lo sanno anche i bambini: per svegliarsi davvero riposati bisogna dormire tra le 7 e le 8 ore a notte. Ovviamente, ci sono anche persone a cui bastano anche 6 ore per recuperare le forze, così come ce ne sono alcune che sono stanche anche dopo dieci ore di riposo. In media, però, il tempo necessario per recuperare le energie è di circa 8 ore. Tralasciando ciò, a che ora bisogna andare a dormire secondo la scienza?

Gli esperti sono concordi nel sostenere che quando si avvicina il buio il metabolismo inizia a rallentare, entrando pian piano nella fase di riposo e rigenerazione. A partire dalle ore 21, la melatonina, ormone che regola il ritmo sonno-veglia, comincia ad aumentare, favorendo il rilassamento. Pertanto, non bisogna gettarsi tra le braccia di Morfeo né troppo presto e nemmeno tardi. D’inverno, l’orario migliore è tra le 21:30 e le 23, mentre d’estate, considerando le ore di luce in più, tra le 22:30 e le 23:30.

Sonno e alimentazione: l’orario giusto per cenare

Appurato che bisogna andare a dormire tra le 21:30 e le 23 d’inverno e tra le 22:30 e le 23:30 d’estate, vediamo quali malattie scongiuriamo garantendo al corpo il corretto riposo. Secondo diversi studi, gettandosi tra le braccia di Morfeo dopo le 23 equivale a un rischio maggiore di sviluppare patologie cardiache.

Non solo, calcolate che con il buio molti organi, come intestino, fegato, reni e perfino ghiandole salivari, iniziano a rallentare. Per cui, andando a dormire tardi si continua a sollecitarli, quindi non si rispetta il loro ritmo circadiano. Un’ultima precisazione è d’obbligo: affinché il riposo sia davvero rigenerante, bisogna porre attenzione anche all’orario della cena. L’ultimo pasto dovrebbe essere consumato tra le 18:30 e le 20:30, per cui quando si mangia più tardi bisogna attendere almeno un’ora e mezza o due ore prima di gettarsi tra le braccia di Morfeo.