La società di Chiara Ferragni ha registrato perdite per dieci milioni di euro: il futuro e le tensioni per il brand.
La società di Chiara Ferragni, Fenice Srl, sta attraversando un periodo di grave difficoltà economica. Le perdite accumulate nel 2023 e nel 2024 ammontano a circa dieci milioni di euro, con una contrazione significativa dei ricavi. Ma, nonostante i numeri preoccupanti, si prevede una ricapitalizzazione urgente per cercare di risollevare la situazione finanziaria e garantire la continuità aziendale.
Tuttavia, le gravi perdite stanno scatenando forti tensioni tra i soci. Scopriamo cosa sta succedendo.
Chiara Ferragni: tensione tra i soci di Fenice
Il clima tra Chiara Ferragni e i soci Paolo Barletta e Pasquale Morgese si è fatto teso, con divergenze su come affrontare la crisi.
Il bilancio del 2023, che sarà approvato in un’assemblea straordinaria, evidenzia ricavi in calo, con perdite che potrebbero compromettere il futuro della società.

A rendere la situazione ancora più complessa, le divergenze sul piano di rilancio e la possibilità che alcuni soci, tra cui Morgese, possano rifiutarsi di partecipare alla ricapitalizzazione. Ma allora quale sarà il futuro del brand? Mentre la società spera in un rilancio, la situazione economica appare poco florida.
Il futuro del brand Ferragni: un rilancio possibile
La società di Chiara Ferragni sta cercando di trovare una via d’uscita alla crisi. Se la ricapitalizzazione dovesse andare in porto, si potrebbero aprire nuove prospettive di mercato, con un focus sul settore del make up, della gioielleria e della pelletteria, mirando a un pubblico giovane e internazionale.
Tuttavia, la reputazione danneggiata dal “pandoro gate” potrebbe ostacolare un rapido recupero del brand.
In ogni caso, i prossimi mesi saranno cruciali per capire se Fenice riuscirà a superare la crisi e rilanciare il marchio Chiara Ferragni, che ha visto una forte riduzione della sua attrattiva per i grandi brand della moda.