Siete alla ricerca di mete che garantiscano un po’ di sano turismo felino? Ecco le 9 città che gli amanti dei gatti non devono perdersi.
Anche se in Italia non è ancora così diffuso (ma vantiamo comunque una località che fa da apripista), in giro per il mondo ci sono città che garantiscono un vero e proprio turismo felino. I gatti, rispettati e trattati come veri e propri abitanti, sono liberi di girovagare per i vicoli senza alcun divieto. Scopriamo quali sono le nove destinazioni ideali per i cats lovers.
Turismo felino: ecco le città dove andare in vacanza
I gatti, prima o poi, governeranno il mondo. Quanti possiedono un micio comprendono benissimo il significato di questa specie di lezione di vita a quattro zampe. Eleganti, indipendenti, talvolta menefreghisti ed egoisti, sono animali estremamente affascinanti. Forse è anche per questo che il cosiddetto turismo felino si sta affermando sempre di più. Anche coloro che non amano troppo i pelosi, non disdegnano passeggiare nelle vie delle città e assistere a gruppi a quattro zampe che si muovono indisturbati e vengono trattati come principini.
La prima località in cui dovete andare se siete amanti dei felini è Aoshima, conosciuta in tutto il mondo come l’isola dei gatti. Situata nel Giappone meridionale, precisamente nell’arcipelago di Shikoku, al largo del mare interno di Seto, deve l’introduzione di questi animali ai marinai. Sono stati loro, infatti, a portarli sull’isola, con lo scopo di allontanare i topi dal pesce che riportavano sulla terra ferma. Pian piano, i mici sono diventati i padroni: 130 quattro zampe contro 13 abitanti umani.
Anche se Aoshima ha il primato di isola dei gatti, ci sono altre località che si contendono il titolo. Questo soprannome è stato affibbiato pure alla nostra Procida, nel Golfo di Napoli, e a Mykonos, in Grecia. Imperdibile è anche l’isola di Lanai, alle Hawaii, che vanta un vero e proprio santuario in cui dimorano più di 600 mici.
Tutti pazzi per il turismo felino: crescono le mete
Quanti vogliono concedersi un po’ di sano turismo felino possono recarsi a Istanbul. La città turca, che non a caso si è guadagnata il soprannome di Catsanbul, conta più di 150mila mici che si aggirano per i vicoli. Pensate che gli animali possono accedere liberamente perfino nelle moschee, senza distinzione di sesso. Clima pressoché identico in Marocco, precisamente a Chefchaouen, località dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Questi quattro zampe godono di ampio rispetto anche ad Amsterdam, dove hanno perfino una barca-rifugio, la De Poezenboot ormeggiata lungo il Singel, e un museo, il KattenKabinet, nel quartiere Grachtengordel. Volendo, potete prendere pure una pausa al KattenKafé Kopjes, un bar in cui dimorano ben 8 gatti che si lasciano tranquillamente coccolare dai clienti.
Gli amanti dei mici e della letteratura non possono evitare di recarsi nella città-isola di Key West, all’estremo sud della Florida. Qui si trova la dimora-museo di Ernest Hemingway che ospita anche una colonia di felini che discendono proprio da Biancaneve, la gatta dello scrittore. La particolarità in più? I felini hanno sei dita.
In Italia il turismo felino non è così diffuso, ma abbiamo comunque una città che vale la pena menzionare. Stiamo parlando di Venezia, dove i mici sono stati introdotti nel Medioevo con lo stesso scopo di Aoshima. Nel piccolo quartiere di Malamocco risiedono oltre 250 pelosi.