Francesco Gabbani si scaglia contro i cantanti che usano l’auto-tune: “Va tolto ma poi molti non potrebbero cantare”.
Manca poco all’inizio del Festival di Sanremo 2025 e Francesco Gabbani, che ha già vinto in passato, è pronto a ricalcare il palco dell’Ariston per la quarta volta. La sua carriera nella kermesse lo ha visto trionfare nel 2017 con “Occidentali’s Karma” e arrivare secondo nel 2020 con “Viceversa“. Quest’anno, tuttavia, il cantautore si presenta con una visione diversa della competizione, portando il brano “Viva la vita“.
Ma prima di partecipare a Sanremo si è lasciato andare ad uno sfogo contro alcuni colleghi cantanti.
Francesco Gabbani: “Ora al centro c’è il personaggio”
In un’intervista al Messaggero, Gabbani ha dichiarato che oggi la gara si concentra più sul personaggio che sulla canzone.
“La competizione si è spostata. Si parla di dissing tra rapper, di polemiche e di immagini più che di musica” ha commentato il cantautore durante l’intervista.
Uno degli argomenti più discussi in vista di Sanremo 2025 è l’uso dell’auto-tune, che Gabbani ha criticato apertamente. Sebbene l’auto-tune possa essere utilizzato come effetto vocale, Gabbani ritiene che venga abusato per correggere l’intonazione di chi non sa cantare.
“Il problema è che molti non potrebbero cantare dal vivo senza auto-tune” ha affermato il cantautore, facendo notare che chi non lo usa, come lui, rischia di sembrare stonato durante le esibizioni live.
Francesco Gabbani: la riflessione su Tony Effe
Nel corso dell’intervista, Gabbani ha anche parlato del linguaggio dei giovani artisti, in particolare criticato per i testi misogini e sessisti, come nel caso di Tony Effe.
Il cantautore di Carrara ha precisato: “Non è l’artista da censurare, ma è il linguaggio del suo tempo. Il vero problema è che le nuove generazioni adottano questi valori“.
Un’importante riflessione sulla musica e sulla società che Gabbani ha portato al Festival fa riflettere su come la musica possa evolversi in relazione alla cultura contemporanea.