Quale sarà il futuro lavorativo di Chanel Totti? A parlarne è stata sua madre, Ilary Blasi, nel corso di una interessante intervista.
Protagonista in questi giorni del secondo docufilm sulla sua vita, Ilary Blasi è stata ospite del podcast BSMT con Gianluca Gazzoli e ha avuto modo di affrontare tantissimi argomenti legati al suo privato ma anche a quello di diverse persone della sua famiglia. Curioso pure il passaggio in merito alla figlia Chanel, la secondogenita avuta da Francesco Totti.
Ilary Blasi e il futuro di Chanel
In queste ultime settimane è senza dubbio sulla cresta dell’onda grazie all’uscita del secondo capitolo sulla sua vita ‘Ilary’, dal 9 gennaio 2025 disponibile su Netflix. Stiamo parlando, ovviamente, di Ilary Blasi che ha rilasciato una interessante intervista al podcast di Gianluca Gazzoli, BSMT.
Tra i vari argomenti affrontati, anche quello dei figli con particolare focus a Chanel. “A mia figlia Chanel piacciono molto i social, ma solo i social, non la televisione, mai parlato di televisione, più ambito social”, ha detto.
Spiegando quali potrebbero essere i prossimi step, scolastici e poi professionali, della ragazza, Ilary ha aggiunto: “Lei ancora sta facendo l’ultimo anno di scuola, quindi l’obiettivo adesso è diplomarsi. Dopo di che vorrei che continuasse e abbinare, se le piace lavorare con i social, insomma… Ci sono tanti escamotage oggi per lavorare con i social, master, lauree brevi che ruotano intorno…”.
Il rapporto figli-lavoro
Parlando sempre in ottica figli a BSMT, la Blasi ha spiegato come in realtà, la tripla maternità, con l’arrivo di Cristian, Chanel e Isabel, a lei abbia portato molto bene in chiave lavorativa.
“Ho sempre detto che a me i figli hanno portato fortuna. Quando è nato Cristian, ho fatto Sanremo, poi dopo nove mesi sono rimasta incinta di Chanel e mi chiama Davide Parenti per fare Le Iene. Rimango incinta di Isabel, partorisco e faccio il Grande Fratello Vip”, ha detto.
“Insomma, ad ogni figlio c’è stato un step. Sono sempre riuscita a far conciliare bene le cose, diciamo il lavoro con la maternità […]”.