Terremoto in casa Sanremo: il Festival potrebbe lasciare la Rai. Il ricorso del Tar segna una svolta epocale!
Il Festival di Sanremo, evento iconico della musica italiana, potrebbe presto lasciare la Rai. La notizia sta scuotendo il mondo dello spettacolo e gli affezionati della storica kermesse. Secondo quanto riportato, a partire dall’edizione del 2026, il Festival potrebbe approdare su altre emittenti, come Mediaset o Sky, a causa di una sentenza del TAR della Liguria. Ma cosa sta realmente accadendo? Scopriamo tutti i dettagli.
Festival di Sanremo: la sentenza del TAR e le sue implicazioni
Tutto è iniziato con una decisione del TAR per la Liguria, che ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto dell’organizzazione del Festival alla Rai da parte del Comune di Sanremo.
Questo significa che, dopo il 2025, il Comune sarà obbligato a indire una gara pubblica aperta a tutti gli operatori interessati. La Rai, dunque, dovrà competere con altri broadcaster per assicurarsi i diritti di trasmissione dell’evento.
Nonostante l’incertezza per il futuro, l’edizione del 2025 si svolgerà regolarmente sotto la direzione di Carlo Conti, che ha già annunciato i 30 artisti in gara. Tra i Big ci saranno nomi di spicco come Giorgia, Elodie, Fedez e Tony Effe.
Ma già ci si chiede quale sarà il destino del festival per l’edizione successiva.
Sanremo senza Rai: un cambiamento epocale
L’idea di un Festival di Sanremo trasmesso su reti diverse dalla Rai sembra difficile da immaginare per il pubblico italiano, che associa la manifestazione alla rete pubblica fin dalla sua nascita. Tuttavia, la sentenza potrebbe aprire scenari del tutto inediti, mettendo in discussione una tradizione che dura da oltre 70 anni.
Ma intanto è arrivata la risposta della tv di Stato: “I Giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival” si legge dal comunicato ufficiale.
Infine, la nota ufficiale conclude: “Dunque, nessun rischio che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi“. Quale sarà , quindi, il destino del Festival? Non ci resta che attendere i prossimi sviluppi.