La nota attrice Diana Del Bufalo ha raccontato un periodo davvero cupo della sua vita che l’ha vista lottare contro la depressione.
Lunga e interessante intervista a Il Messaggero per Diana Del Bufalo che è protagonista a teatro con il suo spettacolo ‘Tra Sogni e Desideri’. La ragazza, rinomata attrice, cantante e in generale artista a 360° ha raccontato diversi aspetti inediti della sua vita, compreso un momento difficile nel quale ha lottato contro uno stato depressivo da cui è uscita solo grazie all’aiuto di una psicologa.
Diana Del Bufalo, la lotta contro la depressione
Durante l’intervista a Il Messaggero, Diana Del Bufalo ha sottolineato come, al netto dell’attuale successo, in passato ci siano stati momenti davvero negativi.
Parlando di salute mentale, la donna ha raccontato: “Se ho avuto bisogno di chiedere aiuto? Sì ed è stato bruttissimo, la mia psicologa mi ha diagnosticato uno stato depressivo. La depressione è qualcosa a cui non sai dare una spiegazione e non riesci a capire. Tu non sai perché ma stai male. Sei triste, non ti piace la vita, è terribile. Andare dalla psicologa è fondamentale, la mia mi ha salvata“.
Tra le problematiche maggiori affrontate dalla bella Diana il “non uscire di casa, piangere tutti i giorni in continuazione. Non apprezzare la vita, la compagnia degli altri”, le sue parole.
Tra fan e haters
Grazie alla sua visibilità , la Del Bufalo vanta tantissime seguaci sui social ma tra questi non ci sono solo fan. “Sì ho molti lovers. Gli hater ci sono, sono pochi ma non mancano. C’è chi mi ha augurato di morire. Uno una volta mi scrisse ‘Spero che affoghi così non canti più’. Un’altra volta una donna commentò la copertina del musical Cabaret, dicendomi di non rovinarle la canzone. Andai a vedere il suo profilo, era un’attrice”.
E su come affronta gli haters: “Vado a cercare la sua storia, e capisco che l’odio non è mai su di me. Si tratta di qualcosa che riguarda la sua sofferenza, magari non è appagato, o felice di quello che è. Io poi dico sempre quello che penso, forse dovrei smettere”,