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Pietro Ialongo, chi è il responsabile dell’omicidio dell’ex Romina De Cesare

Volto oscurato di un uomo

Omicidio Romina De Cesare, chi l’ex fidanzato Pietro Ialongo condannato nel marzo 2024 a 24 anni di carcere.

Pietro Ialongo, il tecnico informatico di Cerro al Volturno, è il responsabile di uno dei più efferati femminicidi che hanno sconvolto la cronaca nera nell’anno 2022: quello dell’ex fidanzata Romina De Cesare. Scopriamo qualche dettaglio in più sulla sua storia personale e non solo.

Chi è Pietro Ialongo: biografia e carriera

Pietro Ialongo dovrebbe essere nato tra il 1983 ed il 1984. Prima di finire in carcere nel 2022 per il femminicidio dell’ex fidanzata Romina De Cesare svolgeva la professione di tecnico informatico.

Originario di Cerro al Volturno si era trasferito a Frosinone con la vittima dove tramite dei contratti saltuari svolgeva la sua professione di tecnico informatico nelle industrie farmaceutiche. Da appassionato di armi da taglio possedeva diversi pezzi da collezione, come il coltello con cui ha ucciso Romina.


L’omicidio di Romina De Cesare: l’ennesimo caso di femminicidio

Il delitto di Romina De Cesare si è consumato fra il 2 ed il 3 maggio 2022 in via del Plebiscito, dove i due ex continuavano la convivenza “forzata“. Al culmine di una discussione per un’auto comprata insieme, Pietro Ialongo dopo aver rivendicato i soldi, ha colpito ripetutamente l’ex con un coltello.

Dopo l’omicidio, è salito in auto in direzione Ceccano, dove ha cercato di suicidarsi sulle sponde del fiume Sacco. Ritornato in auto si è messo a guidare in direzione di Sabaudia, dove all’altezza di Torre Paola i carabinieri lo hanno trovato in stato confusionale.

Nel corso dell’interrogatorio, Pietro ha confessato: “Sì l’ho uccisa, ma non volevo farlo, perché la amo”. Romina è morta dopo una lunga agonia a causa delle 15 coltellate ricevute dall’ex, tra cui quella fatale al cuore.

Qualche giorno prima dell’omicidio, il 27 aprile, la vittima si era rivolta alla Questura per denunciare l’ex, ma poi aveva deciso di ritirare la denuncia nonostante si sentisse esasperata e spaventata, dopo aver vissuto per mesi atti persecutori. Pietro la tempestava di messaggi e chiamate solo per insultarla.

La difesa di Ialongo ha sostenuto la tesi che momento dell’omicidio ha agito d’impeto “incapace in parte di intendere e di volere“. Ma la Corte d’Assise del tribunale di Frosinone ha escluso questa ipotesi: il 20 marzo 2024 è andato in scena l’ultimo atto del processo con sentenza finale.

L’imputato condannato a 24 anni di carcere, con l’aggravante degli atti persecutori e con il riconoscimento delle attenuanti generiche, ha subito anche una sentenza di risarcimento danni nei confronti del fratello della vittima, Antony, e del padre di Romina, il signor Mario.

La storia d’amore tra Romina De Cesare e Pietro Ialongo

Romina De Cesare e Pietro Ialongo si erano fidanzati da adolescenti e dopo anni di relazione avevano deciso di convivere. La convivenza tra i due era arrivata con la decisione di trasferirsi a Frosinone, dove entrambi lavoravano: lei come barista e lui cercando nel suo settore professionale.

Ma la loro storia dopo anni insieme era giunta al capolinea. La vittima intenzionata ad andare avanti con la sua vita, aveva anche iniziato una nuova frequentazione.

Ma i due ex aveva deciso di continuare a vivere insieme per dividere le spese dell’appartamento preso in affitto nel centro storico di Frosinone. Tra i due, inoltre, la tensione era alimentata da frequenti litigi scaturiti principalmente dall’atteggiamento di lui che le recriminava torti e sbagli.

Allo stesso tempo l’uomo voleva tornare insieme alla sua ex, ma trovando in lei un muro aveva iniziato ad essere aggressivo ed ossessionato, tanto da perseguitarla con comportamenti da stalker.

L’uomo, che in passato aveva sofferto di episodi di depressione ed ansia, aveva ripreso a prendere ansiolitici. La vittima confidandosi anche con la madre di Ialongo aveva manifestato paura, soprattutto perché viveva ancora insieme a lui. Il clima di gelosia, le continue liti e la mancata presa di coscienza della rottura dalla sua ex, hanno portato l’uomo ad uccidere Romina.

Chi era Romina De Cesare?

Romina De Cesare ha perso la vita a 36 anni per mano dell’ex fidanzato. Di origini molisane, era cresciuta nella cittadina di Cerro al Volturno, in provincia di Isernia.

Sua madre di origini francesi è morta prematuramente per un brutto male, un lutto che ha rafforzato il rapporto con il padre, Mario, suo fratello e sua zia, sorella della madre residente a Parigi. Dopo essersi trasferita a Frosinone con Pietro Ialongo lavorava in un bar.


Curiosità su Pietro Ialongo

– La morte di Romina De Cesare, tragicamente uccisa dal suo ex compagno, Pietro Ialongo, è tra i casi raccontati in “Amore Criminale”, in uno degli episodi in onda il 26 novembre 2024. La trasmissione di Rai 3, sotto la conduzione di Veronica Pivetti non solo racconta le drammatiche vicende di cronaca nera, ma ricostruisce i retroscena dei rapporti di coppia con conclusioni tragiche.

– Da appassionato di armi, in particolare bianche, era solito maneggiare diversi coltelli. Tra i pezzi della sua collezione anche il coltello con cui ha ucciso la sua ex: un regalo fatto dall’ex dopo un suo viaggio a Parigi.

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ultimo aggiornamento: 26 Novembre 2024 12:14

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