Un commento di Gerry Scotti su Amadeus è sembrato quasi una frecciata. Il tema è quello dei programmi tv e le sfide tra le reti.
Nel corso di una intervista a Chi, Gerry Scotti ha avuto modo di parlare del suo libro “Quella volta”, edito da Rizzoli ma ha colto l’occasione anche per argomentare alcune situazioni legate al suo lavoro in televisione. Nel dettaglio, la sfida tra programmi nuovi e “vecchi” che accende le varie reti da Mediaset alla Rai, fino al Nove dove Amadeus punta in alto. In questo senso, non sono mancati passaggi al limite della “frecciata”.
Gerry Scotti, frecciata ad Amadeus
Intervistato dal settimanale Chi, come detto, Gerry Scotti ha avuto modo oltre che di parlare del suo libro, anche di soffermarsi sull’evoluzione della televisione e dei suoi programmi. Non sono mancati commenti pungenti, al limite della stoccata, persino ad Amadeus…
“Amadeus ha fatto bene a cambiare rete, perché cambiare fa sempre bene. Io non mi copro di numeri quando vinco e neanche quando perdo, sono contento quando pareggio con onore”, ha spiegato con sincerità Scotti.
Allo stesso tempo non è mancato un passaggio che è suonato quasi come una frecciata proprio al collega: “La Corrida sul Nove? È una strana scelta, lui è uno pronto, all’altezza delle situazioni, però non ho visto tutto questo grande evento nel ritorno della ‘Corrida’, si camuffano da eventi i ritorni di cose già viste. Ma, se salirà negli ascolti, avrà indovinato”. Anch’io faccio ‘La ruota della fortuna’ e cerco di farla in maniera moderna, adattandola ai tempi”.
Il rapporto con Mediaset
Nel corso dell’intervista, il presentatore ha sottolineato anche l’importante feeling con Mediaset che, di fatto, gli ha permesso di essere libero: “Aver accettato di fare la tv commerciale mi ha reso un uomo libero”, ha detto Gerry. “Mi avete sentito parlare di zuppe, di bevande, di pannolini, ma nessuno in 42 anni è entrato nel mio camerino dicendomi: ‘Devi dire questo o quello’. Nessuno, mai. E allora lo posso dire: ‘Sono un uomo libero‘”.