Ha drogato un succo di frutta, inserendovi un farmaco abortivo, inducendo un aborto spontaneo nella vittima. La vicenda.
Stuart Worby, 40 anni, ha frantumato un farmaco abortivo nel drink della sua vittima prima di darle altre pillole, ingannandola e inducendola ad avere rapporti sessuali. Ha avuto un aborto spontaneo a 15 settimane.
Mette farmaco abortivo nel drink di una donna che poi abortisce
Ha provocato l’aborto a una donna, somministrandole un farmaco abortivo, precisamente il misoprostolo. Stuart Worby, 40 anni, ha schiacciato una compressa di mifepristone nel drink della sua vittima, a sua insaputa.
La donna ha avuto una grave reazione nel giro di poche ore ed è stata portata al Norfolk and Norwich University Hospital il giorno seguente, dove ha abortito a 15 settimane di gestazione.
La polizia ha detto che la donna, che voleva tenere il bambino, ha poi scoperto dei messaggi sul telefono di Worby al suo fidanzato Wayne Finney che dicevano “sta funzionando” e “c’è molto sangue“.
È stato, in quel momento, che si è resa conto di aver subito un “interruzione ingannevole e pianificata” e non un aborto spontaneo, ha detto la polizia.
Il verdetto della giuria
Una giuria ha dichiarato Worby colpevole di aver somministrato veleno e utilizzato uno strumento con l’intento di procurare un aborto spontaneo.
L’imputato, che aveva negato le accuse, è stato anche dichiarato colpevole di aggressione tramite penetrazione.
Nueza Cepeda, 39 anni, di Dereham, si è dichiarata colpevole di aver fornito uno strumento per procurare un aborto spontaneo. L’estratto conto bancario di Worby mostrava che aveva pagato Cepeda per una visita medica che le aveva permesso di ottenere i due farmaci.
La polizia di Norfolk ha affermato che Worby aveva acquistato le compresse per 470 sterline da un centro ginecologico di Londra. Cepeda aveva fissato un appuntamento telefonico con il centro per dire che era incinta, aveva già una famiglia e voleva abortire.
Il centro ha spiegato che era un reato dare il farmaco a qualcun altro, ha detto la polizia, anche se a Cepeda è stata data la prescrizione. Il suo fidanzato, Wayne Finney, 41 anni, di Swaffham, è stato dichiarato non colpevole di aver intenzionalmente incoraggiato o aiutato altri a commettere il crimine.
Un tossicologo ha spiegato alla corte che la polizia ha prelevato delle unghie da Worby per effettuare analisi forensi, sule quali sono state rivenute tracce di mifepristone e misoprostolo. Anche nel corpicino del bambino sono state ritrovate le stesse sostanze.