Intervista a tuttotondo per Enzo Miccio che ha raccontato alcuni aspetti inediti della sua vita: dalla famiglia ai rapporti intimi.
Intervistato da Il Giornale, Enzo Miccio ha avuto modo di raccontare diversi aspetti anche inediti della sua vita. Il noto wedding planner ha ripercorso gli inizi e l’adolescenza ammettendo come non sia stato facile fare i conti con certi aspetti legati all’omofobia e ai pensieri delle persone. Successivamente non sono mancati commenti anche sui rapporti intimi e a come abbia approcciato al se**o.
Enzo Miccio e l’omofobia
Parlando della sua vita a Napoli, Miccio ha spiegato a Il Giornale: “Come è stato essere gay a Napoli in quegli anni? La gente che si dava di gomito per strada quando mi incontrava mi faceva male. Ma non ha mai scalfito quello che sono. Me ne sono andato a diciott’anni, sono venuto a Milano”, ha detto.
Diverso, invece, quanto accadeva in famiglia: “Mi ha sempre rispettato. Anche se vengo da una famiglia molto tradizionale: con una madre che stava a casa e un padre che lavorava e comandava se facevi qualcosa di sbagliato lui non parlava neanche, bastava che ti guardasse. L’imperativo è sempre stato, non portate rogne a casa. Ma mi hanno accolto, come mio fratello e mia sorella. La gente no. Ma la gente non mi ha mai sconfitto”
Il racconto sui rapporti intimi
Durante l’intervista, Miccio ha raccontato anche alcuni segreti intimi: “Tutto quello che so (sul se**o ndr e sui rapporti intimi) l’ho imparato da una donna, quando avevo quattordici-quindici anni. Lei ne aveva due più di me. Se bacio bene come dicono (ride, ndr) lo devo a lei. Mi ha insegnato a baciare sui binari della Circumvesuviana di Napoli. Quei pomeriggi li ricordo ancora tutti”, ha detto.
E ancora: “E poi a vent’anni ho avuto il primo fidanzato, a Milano. E da quel momento non sono mai più stato con una donna. Sono sempre stato fidanzato e ho sempre avuto storie lunghe […]”.