Vai al contenuto

Si può morire per un bacio? Ecco cos’è la Sindrome da attivazione dei mastociti

coppia che si avvicina per baciarsi

Si può morire per un bacio? Sì, se una persona è affetta da Sindrome da attivazione dei mastociti. Vediamo cos’è e come si manifesta.

Malattia rara che colpisce una persona su 150.000, la Sindrome da attivazione dei mastociti comporta diverse problematiche (MCAS). Per i pazienti affetti da questa patologia può risultare fatale anche un semplice bacio. Vediamo cos’è, come si manifesta e in che modo condiziona l’esistenza.

Sindrome da attivazione dei mastociti cos’è

La Sindrome da attivazione dei mastociti (MCAS) è una malattia fortemente invalidante, che non cambia solo la vita del paziente ma anche quella del partner o dei familiari. Si tratta di una patologia rara, causata da un’attivazione anomala dei mastociti nei tessuti del corpo. I mastociti, presenti nel sangue, sono cellule immunitarie prodotte dal midollo osseo che aiutano a contrastare le infezioni.

Quando i mastociti rivelano un allergene rilasciano istamina e altre sostanze chimiche nel flusso sanguigno. Di conseguenza, si scatenano una serie di reazioni allergiche che possono variare da paziente a paziente, sia nel tipo di disturbo che nella gravità. Può accadere anche i mastociti scambino sostanze innocue come potenziali nemici. In entrambi i casi, i sintomi sono: arrossamento, gonfiore, prurito e accumulo di muco nelle vie aeree che si restringono.

Nel momento in cui le persone affette da MCAS sviluppano l’anafilassi, ossia una grave e pericolosa reazione allergica, si può arrivare alla morte. Recentemente, a parlare della sindrome è stata Caroline, una ragazza che ha scoperto di avere la malattia solo nel 2017. Oggi si nutre solo di avena e una formula nutrizionale preparata appositamente per lei, ma deve prestare attenzione ad ogni attività quotidiana, così come ai luoghi che frequenta. Ryan, il suo fidanzato, si lava i denti prima di baciarla, non mangia nelle 3 ore precedenti e non consuma determinati alimenti nelle 24 ore che anticipano il kiss.

Referto medico in ospedale

Sindrome da attivazione dei mastociti: la storia di Caroline

Caroline Cray Quinn ha scoperto di avere una serie di allergie quando aveva soltanto due anni, ma solo nel 2017 le è stata diagnosticata la Sindrome da attivazione dei mastociti. Oggi ha 25 anni, risiede a Boston ed è costretta ad avere un controllo maniacale sulle sue attività quotidiane. Perfino un bacio può esserle fatale, motivo per cui in passato ha avuto anche qualche difficoltà nei rapporti amorosi.

Chi mi bacia non deve aver mangiato nulla nelle tre ore precedenti. Non può mangiare nelle 24 ore precedenti nessuno degli alimenti a cui sono allergica (arachidi, noci, sesamo, senape, frutti di mare o kiwi), e deve lavarsi i denti prima di baciarmi. Un solo errore potrebbe costarmi la vita“, ha dichiarato su TikTok.

La 25enne ha spiegato che la MCAS provoca una reazione allergica estrema a determinati cibi, profumi o fattori ambientali comuni. Dopo la diagnosi ha evitato di baciare le persone per ben due anni, poi ha capito che con la persona giusta avrebbe potuto affrontare il problema. Caroline non deve prestare attenzione solo agli alimenti e alle persone che li hanno ingeriti e con cui potrebbe entrare in contatto con un bacio. Nella sua lista ci sono anche: peli/forfora di animali, muffa, polvere, calore e determinati odori.

In caso di reazione avversa, Caroline ha una terapia salva vita a cui fare riferimento, che ovviamente comprende l’assunzione di farmaci d’urgenza. “Per me è un rischio anche solo uscire di casa o andare in spiaggia. Ma non ho intenzione di rinunciare a tutto per colpa di una malattia. Potrebbe capitare, mentre sono sdraiata in spiaggia a prendere il sole, che un cane mi lecchi il viso e inneschi una reazione. Ma non intendo smettere di vivere per paura“, ha dichiarato.

@carolinecray #mastcellactivationsyndrome #mcas #immunedisorder #chronicillness #chronicillnessawareness ♬ original sound – CarolineCray

Riproduzione riservata © 2024 - DG

ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2024 17:54

“Nessuno se lo aspettava”: ecco che auto possiede Alfonso Signorini