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Frasi di Fiorello, tra citazioni profonde e battute divertenti

Fiorello

Vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle e divertenti di Fiorello, tratte sia dai suoi show televisivi che dalle interviste.

Attore, cantante, comico, conduttore e doppiatore, Fiorello è riuscito a costruirsi una carriera di tutto rispetto. Ancora oggi, qualunque programma lo veda protagonista registra un grande successo. Vi presentiamo una raccolta delle sue frasi più belle, tratte sia dagli spettacoli che dalle interviste.

Le frasi più belle di Fiorello

Classe 1960, Fiorello ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro come animatore nei villaggi turistici. Il suo debutto come personaggio si deve a Claudio Cecchetto che, nel 1989, lo ha scovato nella trasmissione radiofonica Deejay Beach e lo ha convinto ad incidere le prime canzoni. L’anno seguente è arrivata la televisione, con il programma Una rotonda sul mare insieme a Mara Venier, e la sua carriera ha spiccato il volo.

Tanti i format tv di successo che lo hanno visto al timone, come: Karaoke, Buona Domenica, Stasera pago io, Il più grande spettacolo dopo il weekend e Viva Rai2!. Di seguito, vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle di Fiorello:

  • Se c’è una cosa che i social network mi hanno insegnato è a non vivere di soli applausi. In Rete subisco attacchi, critiche, nessuno mi fa sconti, mi sono abituato anche ai fischi. Mi fanno incavolare, ma li accetto.
  • Catania è il mio luogo di nascita e poi è diventato negli anni, in qualche modo, il luogo dei sogni, del ragazzino che va ad abitare in provincia e che il sabato e la domenica viveva la vita da cittadino a Catania: e allora con gli amici si andava al cinema a Catania, in discoteca a Catania, al negozio più bello a Catania, a comprare i dischi a Catania, a Catania che era la Milano del Sud, e quindi per me rappresentava questo.
  • Ognuno ha la sua specialità. Io sono egocentrico e voglio stare da solo sul palco, non so presentare e non voglio presentare.
  • La tv dovrebbe istituire un appuntamento annuale, un premio, un Mike Bongiorno Day, per ricordare uno dei padri fondatori della televisione italiana.
  • Fabrizio De André doveva essere un bel “cazzaro”. Te lo immagini a cena con il suo amico Villaggio? Non so cosa avrei dato per esserci.
  • Il tempo fa impallidire alcune canzoni, mentre le canzoni di Rino (Gaetano, ndr) disarmano la forza del tempo: con giri armonici semplici, con frasi provocatorie, irriverenti, ma declamate con la leggerezza e l’ingenuità dell’artista puro. E sempre col suo inconfondibile timbro di voce graffiato.
  • Bisogna conoscerla perché la Sicilia è la culla dell’Occidente, crocevia di molte civiltà nei secoli: i greci, i bizantini, gli arabi, i normanni, tutti sono passati lì. Civiltà interessantissime che hanno permeato quel territorio, che si sono unite e che inevitabilmente hanno creato qualcosa di straordinario che è la Sicilia.
  • Non sono canzoni da ricordo, quelle di Rino (Gaetano, ndr), sono canzoni del presente e del futuro. La prima parola che associo a lui è: avanti. E il Rino di trent’anni fa, quel Rino, ancora oggi, starebbe un passo avanti a tutti noi.
  • La dif­ficoltà tipica della tv generalista è di sperimentare, perché appe­na proponi qualcosa di nuovo pensano subito agli ascolti.
  • Siete voi giornali­sti che mi avete trasformato in un fenomeno, io non credo di es­serlo.
  • Mike Bongiorno si divertiva tantissimo a fare gli spot con me e lavorarci insieme era come andare al luna park.
  • Il comico deve essere irriverente, sì, ma mai cattivo.
  • Sono cambiato nei modi di pormi nei confronti del pubblico: sono più spregiudicato e dovrò abituarmi a un po’ di autocontrollo, tornare a fare il bravo ragazzo.
  • Nella vita professionale si sale di gradino in gradino e i guadagni sono proporzionati ai risultati.
  • Dicono che non sopporto le critiche, che sono permaloso. Ma non è così. Io accetto tutto, fatemi pure le pulci, ma non riesco a fregarmene degli insulti gratuiti, livorosi, e anonimi.
  • A volte vorrei essere nato dieci o vent’anni prima, aver lavorato quando i comici erano comici e basta: Tognazzi e Vianello, o Walter Chiari. Poi penso che avrei dieci o vent’anni di più, quindi meglio adesso.
  • Lavoro a un programma televisi­vo ogni quattro anni, come ai Mondiali di calcio! Per questo non capisco tutto questo clamo­re per il mio personaggio a Sky.

Le frasi più divertenti di Fiorello

All’anagrafe Rosario Tindaro Fiorello, Fiore oggi è uno showman a tutti gli effetti. Attore, cantante, comico, conduttore, doppiatore e chi più ne ha ne metta. Sul versante privato, è sposato dal 2003 con Susanna Biondo, con la quale ha messo al mondo Angelica, classe 2006. Di seguito, vi proponiamo un’altra selezione delle frasi più divertenti di Fiorello:

  • Non dimenticate che io sono cintura nera di karaoke.
  • Su Sky devo essere bello quindi verrò un po’ truccato. Sono stati Murdoch in persona e anche il figlio, Pier Murdoch a volerlo. E mi hanno anche detto di tenere questo ciuffo pesante per fare rabbia a Berlusconi.
  • La parola felice è contro la parità dei sessi, una donna può dire: io sono felice; mentre Felice non può dire: io sono una donna.
  • Quando vi arriva il certificato elettorale strappatelo. I politici devono fare qualcosa di concreto già prima delle elezioni; e non promettere e basta chiedendo voti. Invece di chiedere devono dare. Se non risolvono il problema dei rifiuti a Napoli, non votate.
  • Cepu, anch’io ci ho andato.
  • Noi siamo per la pena di morte moderata!
  • Se Mike Bongiorno fosse Presidente della Repubblica direbbe: l’Italia è una Repubblica fondata sulla ruota della fortuna.
  • Paris Hilton aspetta sempre due ore dopo mangiato prima di farsi il bagnino.
  • Il paradosso agricolo cellulare parla di un contadino che zappa la terra mentre il suo telefonino non prende; il contadino si chiede: ma se qui non c’è campo, io che cazzo sto zappando?
  • Come disse Michael Jackson, cercherò di essere più chiaro.
  • La pay tv dà più lavoro e possibilità per tutti, quindi più canali ci sono meglio è.
  • Sai perché se baci Giovanni Rana, non diventa un principe?
  • Hai il quoziente intellettivo di un mobile dell’Ikea.
  • Ce vedemo, e vi ricordo che ce vedemo è un saluto romano.
  • Democraticamente, diciamolo. Anzi, dicètevelo!
  • Fra un po’ i comici con un orientamento politico saranno più di quelli senza. Io voglio far ridere tutti, o almeno provarci. E massacro tutti, a destra e a sinistra.

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ultimo aggiornamento: 27 Settembre 2024 12:42

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