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Frasi di Alessio Bernabei, tratte dalle canzoni e dalle interviste

Alessio Bernabei

Vi proponiamo una selezione delle frasi più belle di Alessio Bernabei, tratte sia dalle sue canzoni che dalle interviste.

Diventato famoso grazie ad Amici di Maria De Filippi, dove gareggiava con la band Dear Jack, Alessio Bernabei è riuscito a costruirsi una magnifica carriera da solista. Vi presentiamo una raccolta di frasi, tratte sia dalle sue canzoni più belle che dalle interviste.

Frasi tratte dalle canzoni di Alessio Bernabei

Classe 1992, Alessio Bernabei ha iniziato a muovere i primi passi nella musica nel 2012, quando insieme a Francesco Pierozzi ha formato il gruppo Dear Jack. Nel 2013, la band è riuscita ad entrare nella scuola di Amici di Maria De Filippi, arrivando a conquistare il secondo posto nella puntata finale. Pur ottenendo un grande successo con i suoi colleghi, nel 2015 il cantante ha scelto di intraprendere la carriera da solista.

Nel suo percorso in solitaria, Alessio ha lanciato canzoni che i fan hanno apprezzato tantissimo, come: Noi siamo infinito, Nel mezzo di un applauso, Ansia e Fra le nuvole. Di seguito, una selezione di frasi tratte dai suoi brani più belli:

  • Ho capito che la felicità non è per sempre e che ti viene data in prestito. E adesso che è qui con me ho capito perché, perché possa regalarla, regalarla a te. (Nel mezzo di un applauso)
  • Perché gli anni passano, le persone cambiano, molti non ricordano, rimarrò per sempre il caro Jack. Un po’ come quando io stavo insieme a te, un po’ come quando cantavi insieme a me. (Ti ricordi di me?)
  • Non importa quando, non importa dove, riempiremo un altro foglio, un’altra notte in bianco, se tu mi dici ‘amore io mi fiderò di te’ con le scarpe nuove e un altro amaro nel bicchiere. (Non ti preoccupare)
  • Non so ancora bene dove andare, ma se te ne vai in montagna io vado al mare. Se non so nuotare no non ha importanza, pazienza, l’importante è che con te ci sia distanza. Per te ci perdevo la testa e adesso non perdo una festa. (Come dici tu)
  • Destinati a sedursi, attirati dai misteri. Ti ho lasciato giocare con le mie paure, calmerò le tue ansie cercando il domani, chiudendo le porte ai problemi di ieri. Scriverò la tua pelle raccontando i miei occhi, quelli veri che poi ti appartengono, raggiungimi, puoi sorprendermi. (Obbligo e verità)
  • Se l’ansia ci fa male che ci vogliamo a fare, ma dopo il temporale il sole non lo vedo. Che cosa sei per me, per me, non te lo dico che poi sono finito, finito con te, finito per te, finito con te. (Ansia)
  • Sai quando pensi che poi ci bastava appena un decimo d’attimo e non una vita intera per avere tutto e tu non ti volti ancora. Hai ragione tu, i progetti che amavi tu erano solo i miei guai e la tua pelle bianca senza nei non ha più tracce di noi ed ora sei ovunque sei. (La tua pelle bianca)
  • Il tuo corpo è la somma di tutti i desideri. La tua testa il racconto di ciò che sei e di quel che eri. La complicità ama il silenzio e in questo noi due siamo bravi, profeti e discepoli di verità e di segreti. E non è mica la fine semmai dovessimo sbagliare e perché le circostanze fanno la differenza, capovolgo la distanza che si azzera e siamo noi siamo infinito. (Noi siamo infinito)
  • Ci sono sere che le vuoi per sempre, tutto è perfetto? Poi ci son cose che vorresti dire, ma poi vabbè lasciamo stare. (Avanti un altro)
  • Lo sai che il tempo passa presto e l’amore e l’amuchina non vanno d’accordo, non posso regalarti il mare se al mio fianco non ci sei più te. (Amore e amuchina)
  • Non chiedermi se esiste qualcosa che non c’è, ma se tutto ciò che vuoi lo hai non basta mai. (L’amore cos’è)
  • Mentre mi dici vai vorrei che tu sapessi che un’altra come te non ci sarà negli altri giorni in cui vivrò nascosto nei miei guai e vaffanculo chi dirà che un’altra ti cancellerà, che un giorno arriverà qualcuno che mi farà scordare noi. (Scordare noi)
  • Quante volte siamo stati sciocchi a nascondere il cielo dentro gli occhi, scoprire che non c’è mare o terra fra me o te. Troppo facile pensare che un amore muore prima o poi, sperare che una rosa nasca senza spine, oramai schiavi e liberi, baci e lividi fra le stelle e l’universo. Quello che mi sono perso è vedere, toccare l’amore. (Fra le nuvole)

Frasi tratte dalle interviste

Alessio Bernabei non si è fatto apprezzare dai fan solo per la sua musica, ma anche per le confessioni fatte nel corso delle interviste. Di seguito, vi presentiamo alcune delle sue frasi più significative:

  • Prima di uscire dal gruppo, sono stato male e mi sono sentito allo sbaraglio. Maria de Filippi in quei giorni è stata fantastica, perché mi ha telefonato più e più volte, incoraggiandomi e dandomi consigli su come muovermi per trovare una nuova casa discografica che puntasse su di me. E quando poi sono stato contattato da alcune case discografiche, mi ha aiutato a valutare le loro proposte per scegliere quella migliore per me.
  • Essere un 21enne preso dalla giostra del successo che faceva gaffe e tweet stupidi: litigavo con la fidanzata e scrivevo la frecciatina su Twitter. Facevo critiche a gente dello spettacolo che, a pensarci adesso, mi direi: ma che cazzo fai?. E poi avevo perso anche la fame di scrivere. Eravamo come dei manichini in giro a fare interviste e apparizioni tv. Eravamo le rockstar, ma io non ero più l’artista che voleva fare musica. Ero proprio il ragazzino stupido che aveva sfondato.
  • Una mattina mi sono svegliato e non avevo più voglia di suonare. Quella roba lì mi ha fatto capire che stavo sbagliando direzione. Quello che prima era il mio più grande sogno era diventato il mio peggiore incubo: stare su un palco. Non mi importava più, anche se mi dicevano che avrei fatto l’Arena di Verona, che poi è stato l’ultimo live insieme ai Dear Jack. Dovevo cambiare perché odiavo i miei compagni e la situazione.
  • Mi hanno deluso in tanti, anche la mia band e Warner Music quando me ne sono andato. Una delusione dettata dalla paura, mia, di aver comunque lasciato una multinazionale.
  • Ho avuto diverse esperienze che mi hanno fatto odiare me stesso: sono cose che succedono quando entri in questo mondo a 21 anni. Imparare a volerti bene diventa qualcosa di indispensabile.
  • Prima volevo i palazzetti, poi volevo gli stadi: nel frattempo non riuscivo a godermi il percorso per arrivarci e, in questo, ho sbagliato. Pensavo che la vita cominciasse solo quando arrivavo alla meta, ma non era così.
  • Dare tanto agli altri dimenticandoti di te è sbagliato. Bisogna sempre dedicarsi del tempo, prendersi le batoste ma anche sbatterci la testa: a quasi 30 anni ho capito che è importante mettere al primo posto me stesso e poi le altre persone, ricordandomi di non dare quello che è per me a qualcun altro così, senza pensarci.

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ultimo aggiornamento: 4 Settembre 2024 9:00

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