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Le frasi più belle di Rocco Hunt, tratte dalle canzoni e dalle interviste

Rocco Hunt

Vi presentiamo una raccolta delle frasi più belle di Rocco Hunt, tratte sia dalle canzoni che da alcune interviste.

Rocco Hunt è uno degli artisti più apprezzati della scena rap italiana. Tante le canzoni che hanno fatto impazzire i fan: da Nu juorno buono a Fantastica, passando per A un passo dalla luna. Vi presentiamo una raccolta delle sue frasi più belle, tratte sia dai brani che dalle interviste.

Frasi tratte dalle canzoni più belle di Rocco Hunt

Classe 1994, Rocco Hunt ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica quando aveva soltanto 11 anni.

Il primo mixtape, intitolato “A music’ è speranz“, è uscito nel 2010, ma il successo vero e proprio è esploso nel 2014, quando ha vinto la categoria Nuove proposte del Festival di Sanremo con il brano Nu juorno buono.

Da questo momento in poi, il rapper salernitano non si è più fermato, collezionando i primi posti delle classifiche con molte canzoni. Di seguito, vi presentiamo una selezione di frasi tratte dai brani più belli di Rocco Hunt:

  • – Abbiamo fatto l’amore ma senza cuore nel corpo. (Grande Bugia)
  • – Primm e giudicà ogni cos ca facimm, piens a chell c’amm fatt, piens a nujo aro nascimm. (Street Life)
  • – A quante cose ho rinunciato, per stare con lei. Tutte quelle storie assurde, non le rifarei. (Cuore Rotto Nfam’ Version)
  • – O comun a nuij ce lev e fuoc e chianu chian pur e tradizion, po c’abboff e centr commercial pcchè vuij campat appalt e corruzion. (Nun E’ Giusto)
  • – Tu sei così bella, sei protagonista tra mille comparse. (Benvenuti in Italy)
  • – Questo mondo di grandi bugie sta ammazzando le nostre poesie. (Grande Bugia)
  • – Si bell pcchè si over rint a nu munn che è fint e a gent nun s’apparten. (Libertà)

    – Quant’è bella la mia terra, mi manca quando parto. Porto una cartolina di riserva. Questo posto non deve morire, la mia gente non deve partire, il mio accento si deve sentire. (Nu juorno buono)
  • – Quanti storij vann annanz pe sord, ma po quand è fernut tutt e promess s scord. (Nun Me Vuò bene Cchiù)
  • – Un altro giorno a fingermi più grande, è ridicolo. Se da grande, un giorno, poi rimpiangerò quando ero piccolo. (Ho scelto me)
  • – Sai cosa mi accomuna a questa terra? Che purtroppo la mia faccia mostra i segni della guerra, conquistata e saccheggiata da tutti. A star sul precipizio ti ci abitui o ti butti giù. (Discofunk)
  • – Giro o’ munn e cerco semp casa mia, arò m’ serv poco e nient pe sta bben e nun suffrì. (Nun Se Ne Va)
  • – Nun è giusto ca te ne si jut e me lasciat a sul sott a sta tempest. Tu si stat brav che parol ma se port o vient pe me cont o gest. (Nun E’ Giusto)
  • – Tutto passa ma, tu non passerai. Il cuore incassa ma non lo dice mai. (Se Tornerai)

    – Quand m manc nu cunsigl e t vuless vre percio’ a vot t sonn T ric chell che prov. (Buonanotte Amò)

    – Ij aropp a te to giur nun vogl chiù a nisciun e cos ca me riv nun me da nisciun. ‘O core aropp e te nun ‘o cacc pe nisciun. (Nisciun’)

    – Sud, salva sti guagliun, trovace na cur. Ramm’a soluzione pa’ sciarì ‘ndo buio. Fuje‚ nun pensà a nisciun’. Si ‘o vói sape’ sta lun’ è sul’fumo e niente cchiù. (Maledetto Sud)

    – Ho una cosa da dirti da tempo, ma non ho mai trovato il momento. Potrei farlo qui, non mi importa se questa gente mi guarda ridendo. (Ti volevo dedicare)

    – Quante volte ho pensato era quella giusta. ‘Na cosa rotta è difficile che si aggiusta. (Mai Più)
  • A’forza mij so e delusion, a’ sofferenza fa o’talent. A’ musica s’ò è sensazio’n. (Pane e Rap)

    – Il sogno italiano non è un sogno lontano. E che futuro immaginiamo se non ci emancipiamo, schiavo di una nazione che insegue una banconota che purtroppo non è sua perché appartiene all’Europa. (Ho scelto me)

    – A vocc bev, o core soffr e man scrivn. (Il sole tra i palazzi)

    – Quando ti parleranno male del mio Sud tu rinnega tutto e falli scendere qua giù. (Vieni con me)
  • Un ragazzo di strada è sincero nel letto, è devoto al denaro è fedele agli amici. (Giovane disorientato)

    – Mi parlava dei suoi sogni e non della sua malattia. La porterò nel cuore, fine della storia, amate chi vi ama, può essere l’ultima volta. (Tutto resta)

    – Certi amori ritornano, come le onde del mare e noi che non siamo stanchi di fantasticare. Ma poi basta un momento, guardarti mentre stai dormendo, negli occhi c’è un mondo stupendo. (Fantastica)

    – Quando penso a te io sorrido e dopo non m’importa di niente, se il vestito mi scende tu ti perdi completamente. Ora, sorridi ancora. (A un passo dalla luna)

Frasi di Rocco Hunt tratte dalle interviste

All’anagrafe Rocco Pagliarulo, il rapper salernitano ha scritto anche un libro, intitolato Il sole tra i palazzi, in collaborazione con Federico Vacalebre. Di seguito, una raccolta di frasi profonde di Rocco Hunt tratte da alcune interviste:

  • – Io penso che l’amore debba sempre vincere a prescindere da ogni condizione avversa. È importante trovare un giusto equilibrio, che poi è importante in ogni ambito della vita.
  • – C’è chi ha più e chi ha meno, io nella mia vita so di avere abbastanza e questo mi fa sentire molto fortunato, ho avuto tante opportunità, ho saputo sfruttarle e mi rende ottimista anche per quello che arriverà poi.
  • – La casa è una conquista, intesa non come immobile ma come serenità, come luogo dove trascorrere la vita con la propria famiglia. Per me è sempre stato un obiettivo.
  • – I valori che ho fin da piccolo, avendo avuto genitori molto giovani, con un padre che era quasi un fratello, mi hanno sempre portato a immaginare di mettere su famiglia presto. E così è stato. Ho avuto la fortuna di trovare una persona con la quale condividere questo bellissimo viaggio e mi ritengo fortunato perché sto riuscendo a realizzare i miei sogni e allo stesso tempo aver messo su un equilibrio familiare che mi rende sereno.

    – Avrò smesso di imparare quando farò l’ultimo respiro. Lo devo all’educazione che ho ricevuto dai miei genitori che è quella che cerco di trasmettere a mio figlio.

    – L’italiano per me è stata una conquista, il dialetto è stata la prima lingua che ho parlato, aver raggiunto enormi traguardi con la lingua italiana per me è una grande soddisfazione.

    – Le cose sono un po’ cambiate. Sono cambiati i luoghi dove giocare. L’aggregazione e le comitive. I punti di incontro sono online, ora. Mentre noi tornavamo a casa con le ginocchia sbucciate e le mani nere perché recuperavamo i palloni sotto le macchine. Spero che questo non si perda: dobbiamo connetterci umanamente perché il mondo fuori è bellissimo.

    – Le note malinconiche hanno contraddistinto la mia penna. Personalmente scrivo quando ho bisogno di sfogare, quando la penna ha bisogno di scorrere. Raramente scrivo quando sono felice. Faccio molta fatica a scrivere quando sono allegro, perché la musica per me è uno sfogo.
  • Io sono uno che riposa poco, anche quando dormo penso sempre alla musica. Sono una persona che non si è mai messa paletti o limiti, ho fatto veramente qualsiasi cosa nella mia carriera. Io mi sveglio la mattina e voglio avere un obiettivo, anche perché altrimenti avrei un’esistenza senza senso. Il mio futuro è dettato dalla forte ambizione che ho, ho raggiunto grandi obiettivi, ma io vengo dalla fame, dal niente e non ci voglio tornare.

    – Litigo con me stesso per qualche eccesso a tavola, la sera mangia qualcosa di troppo e la mattina dopo mi sveglio appesantito: mi dico chi me la fatto fare, mai più e poi puntualmente ci ricasco.

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ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2024 12:20

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