Vi presentiamo una raccolta di frasi tratte dalle canzoni più belle di Ghemon: da La rivincita dei buoni a Rose viola.
Artista avellinese apprezzato in tutta Italia, Ghemon ha alle spalle quasi vent’anni di carriera. In tutto questo tempo, è riuscito ad affermarsi nel mondo musicale di genere hip hop, regalando ai fan brani di un certo spessore. Vi presentiamo una raccolta di frasi tratte dalle sue canzoni più belle.
Le frasi più belle di Ghemon
All’anagrafe Giovanni Luca Picariello, Ghemon ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica a soli 18 anni, quando ha autoprodotto il suo primo demo Bloodstains. Nei primissimi anni della sua carriera, senza assumere il nome d’arte con cui lo conosciamo oggi, ha fatto parte di diversi gruppi, come: 15 barrato, Sangamaro e Soulville.
L’avventura da solista è iniziata intorno al 2007, quando ha pubblicato il primo album intitolato La rivincita dei buoni. Da questo momento in poi, non si è più fermato, regalando ai fan brani degni di nota. Di seguito, vi presentiamo una selezione di frasi tratte dalle canzoni più belle di Ghemon:
- Questo inchiostro sputa fuori il mio dolore che è nero come il suo colore, siero, deiezione del vecchio me che muore. (La soluzione)
- In bilico, tra accontentarvi o essere libero, tra osare o puntare al sei politico, come posso accettare il vostro spirito critico se vi mostro la luna ma voi fissate il dito? (Si chiude il sipario)
- Parte tutto dalla testa: l’amore, gli istinti. La testa fa la trama, la disfa, fa i ritmi. (Ogni parte di te)
- Il fine giustifica il gioco è il modo di prendere la sconfitta che diversifica ognuno quando lo scarto è di poco. (Fate finta che)
- Non cerco cose per pochi per quando le hanno in troppi le odi. (Meglio tenersi i dubbi feat. Hyst)
- Questo sabato partiamo, solo per scappare da quello che non può darti più nel quotidiano e forse per procurarti un motivo per dirgli di nuovo: “Ti amo?”. (Come la notte col sole)
- Stanco delle definizioni che vi inventate perché questo è rap e il resto sono cazzate. (Sig. Rossi)
- A noi musicisti, non è garantito, cosa saremo dopo e lo sappiamo che vivremo con poco ma sarà un poco così pieno che avremo sconfitto il vuoto. (Faccia Dopo Faccia)
- Se non tieni con cura le tue cose non darai valore a ciò che il cuore seppellisce con la polvere. (Quando ascolto i dischi)
- La luce tra le imposte è come raggi infrarossi e le scarpe sono dossi da scavalcare, ostacoli che vanno rimossi come Testimoni di Geova, disposti a bussare. (Ufficio immaginazione)
- Jay Dee, James Brown, Marving Gay per Battisti, De Andrè, Donnie Hathaway Piero Ciampi, Luigi Tenco, Rino Gaetano hanno fermato il tempo… perciò li ricordiamo. (Intro)
- C’è Gianni che ha problemi con la fidanzata e non sopporta la sua personalità spiccata, lei balla, sa fare la spaccata, peccato che l’ha fatta a tutti quelli con cui è stata. (Mass Hysteria)
- E i miei pensieri volano, volano, volano… con buona pace della gravità. (Telepatia)
- Non le sopporto perché sono materiali, uterine, attaccate a dei valori marginali. Quando cerco spazio loro tarpano le ali e se do spazio è colpa mia che tralascio i particolari. (Paolo odia le donne)
- Certe notti sogno come Luciano di sparare tutti alla Lucky Luciano e cambiare identità come Luciano per fottere alla grande il fisco come Big Luciano. (Sulle batterie 1)
- Gli occhi perdonano. Per uno come te, anche se dico no, resti dentro di me, resti dentro di me. (Rose viola)
Citazioni tratte dai brani di Ghemon
Nel 2019, Ghemon ha debuttato al Festival di Sanremo con la canzone Rose viola, classificandosi al 12esimo posto nella classifica finale. Di seguito, un’altra selezione di frasi tratte dai suoi brani più belli:
- A fare il duro sarei falso, forzato. Mi riesce molto meglio essere me anche se fragile e lunatico. (La rivincita dei buoni)
- Perché l’hip-hop è una cultura stupenda, è la gente che c’è dentro che è una merda… lo capite o no?! (Fate finta)
- E certe volte non lo so se per pigrizia o per avidità faccio discorsi al limite dell’ovvietà, tipo che: amo chi mi ama e annullo chi mi odia. Ma il paradosso sta nella normalità perché finisco coll’amare chi mi odia e per penalizzare chi mi ama. Del resto la mia vita è fatta anche di questo e la mia pace è diventata un fatto complicato. (Pace)
- Tu sai di me quello che leggi se mi guardi in faccia perché è quello che io voglio che tu sappia. (Meglio tenersi i dubbi feat. Hyst)
- Allora è più giusto che io ti lasci a qualcun altro tanto so che questi attimi passeranno, so che un re può perdere una regina ma conservare lo scranno. (Propositi di inizio anno feat. The Love 4tet)
- Ti accontenti, ma per me non ti vuoi dire che il confine tra amore e routine è una linea sottile. Ma ti ricordi più i brividi che si provano quando sentiamo battere il cuore dentro lo stomaco? Quando a guardarsi le parole non si trovano si parla con gli abbracci dentro a baci che piovono. (Tutto in una notte)
- Sei tu il rosso delle scocche di un bambino, il fresco dell’altra faccia del cuscino, il vento d’estate, il mosto del vino, le carezze di mia madre, l’odore del ragù a primo mattino. (Ti muovi nella mia vita)
- Se non sbatti la testa nelle cose non imparerai come risolverle, la vista starà sempre a riproportele. (Quando ascolto i dischi)
- Sono l’errore di sistema. Corredo spettacolo sui beats come i team di mister Zeman. (Sulle batterie 1)
- Ed ho imparato che è meglio fare un percorso rodato che essere un uomo snodato senza midollo e fiato o per forza soldato. E che ogni bastonata, che ogni critica ingrata va ridimensionata in base a qual è il pulpito dal quale ti è arrivata. (Fate finta che)
- Il cielo è il limite per chi non lo supererà. (Qualcosa cambierà)
- Perdo le forze che col tempo ho costipato e che il tempo in un solo schiocco ha dissipato. La musica mi tiene in scacco, con il suo mood sofisticato, quando il sole dei miei giorni ha spazio risicato e raggio limitato. (Telepatia)
- È musica, com’è che non capite? Parole, suoni, fine. Il racconto più spontaneo delle nostre vite. (Faccia Dopo Faccia)
- E se c’è un Dio non credo sia corrotto, davvero, come una parte del clero, che non riconosco, se c’è democrazia quella che vedo, è un lontano ricordo, perché il concetto originale lo abbiamo rimosso. (Qualcosa cambierà)
- Dieci fori di proiettile nell’anima ed il cuore ricolmo di sassi. La strada del ritorno l’ho segnata sulla mappa dei miei passi falsi. Frasi squisite, quelle tue che ora sanno di cibo per gatti. (Rose viola)