Vi presentiamo una selezione delle più belle frasi tratte dalle canzoni di Fulminacci, da “Canguro” a “Un fatto tuo personale”.
Classe 1997, Filippo Uttinacci, meglio conosciuto come Fulminacci, è uno degli artisti più promettenti del panorama musicale italiano. Il suo percorso artistico, iniziato ufficialmente nel 2019, è caratterizzato da un crescendo di successi, culminato con la vittoria della Targa Tenco come miglior Opera Prima e del Premio Mei come miglior giovane dell’anno. Di seguito vi proponiamo una selezione delle frasi più belle tratte dalle sue canzoni.
Frasi tratte dalle canzoni di Fulminacci
Dalla partecipazione al concerto del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma fino ad arrivare al Festival di Sanremo 2021 con il brano “Santa Marinella“, Fulminacci ha continuato a guadagnarsi l’attenzione del pubblico e della critica. Ecco una selezione di frasi tratte dalle sue canzoni:
- Come se, davanti a te io mi potessi dimenticare delle paure che fanno male all’esistenza. (Davanti a te)
- Davanti a te non è soltanto una posizione, è una tettoia nell’acquazzone. (Davanti a te)
- Tu tieniti i ricordi che non vuoi cancellare e tutti quei progetti a cui non puoi rinunciare. (Al giusto momento)
- Sano di mente vuol dire padrone, io sono schiavo da sempre. (Davanti a te)
- Ci sono cose che non posso vedere, spero siano le stesse che non voglio sapere. (Al giusto momento)
- Qui vince chi se ne frega e non paga le tasse. Se del bene e di tutti davvero un po’ ci importasse terremmo le braccia e le aspettative più basse. (Un fatto tuo personale)
- È bello sfruttare la direzione del vento ma è giusto cambiare la direzione col tempo. (Un fatto tuo personale)
- Che l’ultima ruota del carro è anche essa fondamentale. (Un fatto tuo personale)
- Mezzanotte mi serve per ristabilire un confine tra il dover dire e il poter pensare. (La vita veramente)
- Vengo io a portarti la sera, la notte che non hai. (Tommaso)
- E’ troppo facile dire che c’hai problemi strani, spesso ad aiutarti è chi c’ha i problemi reali. (Borghese in borghese)
- Non mento finché non mi mentirai, ma tanto con gli occhi me lo dirai. (Resistenza)
- Il sole brucia ancora e già ci siamo spenti, perché dormiamo storti sotto i tormenti. (I nostri corpi)
- Stancami d’affetto e dopo bruciami nel petto, come un sogno, come la prima volta. (Canguro)
- Esistere è sempre più bello, e voglio bene sempre a più persone. (La fine della guerra)
- E dimmi le cose che voglio sentire, così da capire se posso morire per te. (Al giusto momento)
- Che belle risate per come ti escono e come le suoni. (La soglia dell’attrazione)
- Questa luce che scaldava i miei pensieri e mi teneva a bada, ora è soltanto una decorazione. (Una sera)
- Problemi di assegnazione di ruoli, senza pensare che l’ultima ruota del carro è anche essa fondamentale. (Un fatto tuo personale)
- Fino a quando il cielo esiste non è l’apocalisse. (Fino a quando il cielo esiste)
- Odio gli artisti, i narcisisti, ma sono pazzo di me. (La vita veramente)
Frasi di Fulminacci
Di genere indie pop, le canzoni di Fulminacci affrontano svariate tematiche, dalla voglia di arrivare in alto ad emozioni come l’amore e la tristezza, la rabbia e la delusione. Ecco un’altra selezione di frasi tratte dalle sue canzoni:
- E i nostri dubbi scrivono la nostra storia di finzione, e avere un dubbio lascia il beneficio dell’indecisione. (I nostri corpi)
- Se c’hai da fare, dillo; se c’hai da dire, fallo. (Tommaso)
- Ci sono cose che non posso vedere, spero siano le stesse che non voglio sapere. (Al giusto momento)
- Mi sposterai come una goccia sulla fronte, nella mano ti tufferai. Ma con la forza delle onde vacci piano. (Canguro)
- Oggi mi vorrei dimenticare, ma nel senso di dimenticarmi di me. (La fine della guerra)
- Si scandalizzano invece di contraddirsi, da quando sono nati cercano di definirsi. (Un fatto tuo personale)
- Poi scusa, guarda quant’è bella la luna. (San Giovanni)
- E sono stanco di me, anzi stanco di te. Che ultimamente a malapena ti conosco. (La vita veramente)
- Senti queste voci distratte emesse da insensibili bocche rifatte, sorrette da mandibole troppo contratte. (Al giusto momento)
- Strappami la testa dalle nuvole, poi nascondimi, pregami, buttami, accendimi. (Una sera)