Russell Crowe in Italia si esibisce al Colosseo e racconta il suo profondo legame con il Bel Paese. Ecco cosa ha raccontato l’attore.
L’attore australiano Russell Crowe ha scoperto da qualche tempo di avere origini italiane, ma da sempre ha percepito un legame speciale con il nostro Paese. E come lui prova un forte affetto per l’Italia, anche l’Italia è molto affezionata all’attore, che viene accolto sempre con grande gioia.
Negli ultimi giorni Crowe è tornato in Italia per esibirsi con la sua band, ma l’annuncio ha fatto sognare gli italiani.
Russell Crowe si esibisce al Colosseo
Russell Crowe, indimenticabile nel ruolo di Massimo Decimo Meridio nel capolavoro di Ridley Scott Il Gladiatore, non dimentica il ruolo che gli è valso il suo primo Oscar come migliore attore protagonista.
Infatti, ha deciso di “tornare” proprio al Colosseo per esibirsi con la sua band, “The Gentlemen Barbers”.
Pur non avendo registrato le scene del film realmente tra le mura del Colosseo, il simbolo di Roma è emblematico per la sua carriera.
L’attore su X (ex Twitter) ha pubblicato un post in cui invitava a partecipare al suo concerto.
stasera
— Russell Crowe (@russellcrowe) June 23, 2024
Indoor Garden Party dal vivo al Colosseo. Possono venire tutti, c'è un maxischermo fuori dal locale. Vieni stasera al Colosseo, Massimo vive!!! pic.twitter.com/ZoyMc6AeGf
Un annuncio che ha fatto sognare gli italiani.
Russell Crowe e il suo legame con l’Italia
In un’intervista a La Stampa, Crowe ha raccontato il suo profondo legame con il nostro Paese. “Ho sempre avuto una forte attrazione nei confronti dell’Italia – dichiara l’attore –. È un qualcosa che ho sempre percepito per tutta la mia vita. Da adulto, tornando in Italia, mi sono reso conto di quanto fosse forte questo legame. È affascinante pensare che questo Paese abbia dato al mondo un grandissimo contributo, in termini di cultura e dal punto di vista sociale“.
L’attore ha, inoltre, parlato della sua passione per la musica che l’ha spinto a formare una band con cui sta girando il mondo: “Sono cresciuto in una casa dove si ascoltava tanta musica, era uno sfogo creativo molto importante. La musica per me è stata sempre centrale: alle superiori il mio obiettivo era fare musica. A 16 anni facevo concerti nei piccoli teatri, a 17 ho inciso il mio primo disco“.