Cosa significa triggerare? Ecco cosa c’è da sapere su un termine in voga nel mondo social, specialmente tra i giovani.
Avete mai sentito la parola triggerare? Si un termine relativamente nuovo, utilizzato soprattutto dai giovani per indicare un comportamento specifico messo in atto per provocare la rabbia di qualcun altro. Vediamo cosa significa e in quali contesti va utilizzato.
- Origini: dal verbo inglese to trigger, che significa attivare, innescare.
- Quando si usa: quando si fa arrabbiare qualcuno andando a toccare un argomento sensibile.
- Lingua: italiano.
- Diffusione: in Italia.
Cosa significa triggerare?
Il termine triggerare viene dal verbo inglese to trigger, che significa innescare o attivare, a cui è stato aggiunto il suffisso are della prima coniugazione. Secondo l’Accademia della Crusca, la parola ha iniziato a diffondersi negli anni Settanta, in ambito informatico, per poi diffondersi in altri contesti: dalla medicina alla finanza.
Negli ultimi anni, specialmente dopo l’avvento dei social, triggerare è entrato a far parte del linguaggio dei giovani. Il termine si utilizza quando si fa arrabbiare qualcuno andando a toccare di proposito un argomento sensibile. In altre parole, si triggera un’altra persona quando si tira in ballo una questione spinosa sapendo di poter innescare la sua rabbia. Non a caso, il sostantivo inglese trigger si traduce con grilletto, innesco.
Ad oggi, la parola si usa quasi esclusivamente tra i giovani, per descrivere un determinato atteggiamento. E’ bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, ha un significato negativo.
Esempi d’uso
Vediamo allora alcuni esempi d’uso di questa parola in modo da comprenderne al meglio il significato:
“Stai provando a triggerare Mattia? Guarda che potrebbe arrabbiarsi sul serio“.
“Mi stai triggerando, ma non ho alcuna intenzione di accettare simili provocazioni“.
“Stai attento perché Marco è suscettibile e se lo triggeri la sua rabbia potrebbe investirti“.
“Pensi che triggerare sia tanto divertente? Provalo sulla tua pelle“.