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Addio Covid, a preoccupare adesso è l’influenza B: cos’è e quali sono i suoi sintomi

Famiglia con influenza

Influenza B: cos’è, quali si sono i sintomi e in che modo è possibile curare la forma influenzale che colpisce i più giovani.

Il Covid non è più un grande pericolo in Italia. Guai però ad abbassare la guardia. Nelle prossime settimane, e già nel mese di marzo, potrebbe prendere piede nel nostro paese l’influenza B. Il virus si starebbe già per diffondere e, pur presentandosi come meno aggressiva rispetto all’influenza A che ha caratterizzato l’inverno, potrebbe colpire soprattutto i più giovani, e in particolar modo i bambini.

Ma quali sono i sintomi per poter riconoscere questo nuovo tipo d’influenza e in che modo si può agire per cercare di prevenire il contagio ed eventualmente di curare chi viene colpito dalla patologia? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Cos’è l’influenza B: sintomi e possibili cure

A livello globale negli ultimi mesi, da settembre 2023 a gennaio 2024, a prevalere è stata l’influenza A, causata dalla circolazione contemporanea di due virus differenti, A H1N1 e A H3N2. L’influenza di tipo B durante l’inverno si è diffusa invece soprattutto in America latina e nell’Africa centromeridionale. Secondo i dati più recenti, però, starebbe cominciando a prendere piede negli ultimi giorni anche in Europa. Le prossime settimane potrebbero dunque essere caratterizzate da una nuova ondata influenzale.

ragazza con influenza
ragazza con influenza

Mentre una fetta importante di italiani tra i 30 e i 50 anni di età è dunque ancora alle prese con virus respiratori e intestinali che possono comportare nausea, vomito e diarrea, tra marzo e aprile non ci sarà dunque un miglioramento del quadro virale nel nostro paese. Sarà in questi mesi che imperverserà l’influenza B, colpendo soprattutto i più piccoli e i bambini.

Di cosa si tratta? Di un tipo d’influenza batterica che comporta sintomi come mal di gola, febbre, problemi gastrointestinali e in casi molto rari sintomi più gravi che possono portare addirittura allo sviluppo di meningiti. In ogni caso, per trovare la cura più efficace in tempi brevi, è sempre consigliabile, anche in queste settimane, rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Arriva l’influenza B, sparisce il Covid: la situazione

Se dunque è ancora necessario tenere alta l’attenzione in questo periodo, a causa dei numerosi malanni stagionali che continuano a imperversare nel nostro paese, il quadro epidemiologico è molto più favorevole per quanto riguarda il Covid.

I numeri di pazienti affetti dal coronavirus sono drasticamente diminuiti, la malattia è cambiata e in questo momento è normale passare da fasi di nuovi picchi a improvvisi crolli dei contagi. Non vuol dire che il Covid sia sparito del tutto, ma che la sua gestione sarà in futuro molto diversa rispetto a quella del passato.

A confermarlo, ai microfoni de La Stampa, è anche Giovanni Di Pierri, responsabile del reparto Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia: “Dovremo abituarci a quest’altalena e dovremo abituarci a gestirla, in futuro, in maniera differente. Se oggi usiamo antibiotici e antinfiammatori, in futuro dovremo utilizzare soprattutto antivirali“.

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ultimo aggiornamento: 5 Marzo 2024 11:24

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