Un nuovo atto dimostrerebbe come Totti abbia speso 3 milioni di euro a Monaco. Nel frattempo si scontra con Ilary per il mantenimento dei figli.
Nella controversia legale in atto tra Francesco Totti e Ilary Blasi è emersa una nuova battaglia, questa volta riguardante gli assegni di mantenimento per i figli e i 3 milioni di euro che l’ex capitano della Roma avrebbe speso al Principato di Monaco, presumibilmente per giocare d’azzardo.
Totti chiede uno sconto sugli assegni per i figli
Sembra che Francesco Totti abbia chiesto di ridurre gli assegni di mantenimento per i figli del 50% rispetto alla decisione preliminare del giudice. In una sentenza provvisoria, il magistrato aveva stabilito che l’ex campione della Roma dovesse versare 12.500 euro al mese, oltre a 40.000 euro all’anno per le rette scolastiche delle due figlie.
Inoltre sembra che il Tribunale civile abbia acquisito dei documenti che dimostrano come Totti abbia speso 3 milioni di euro tra il 2020 e il 2023 nel Principato di Monaco, probabilmente per giocare d’azzardo.
Quindi la questione è diventata: perché Totti chiede di ridurre la somma da versare ai figli se ha così tante risorse finanziarie?
La battaglia economica tra Totti e Ilary
La questione economica non è l’unica di cui si sta occupando il Tribunale. I magistrati stanno lavorando per cercare di rispondere alla domanda su chi abbia tradito per primo. Per scoprirlo, la soluzione sarebbe quella di ascoltare i testimoni indicati da Blasi e Totti.
Francesco avrebbe chiesto di coinvolgere anche Cristiano Iovino, che secondo alcune voci sarebbe l’amante della showgirl. Ilary, invece, dal canto suo vorrebbe presentare una lista contro l’ex coniuge, ritenuto colpevole di portare avanti una relazione extraconiugale con Noemi Bocchi durante il matrimonio.
Nonostante le rivelazioni di Ilary contenute nel documentario “Unica” e nel suo nuovo libro “Che stupida”, sono ancora molte le questioni da chiarire nella controversia legala iniziata nel luglio 2022.
Di seguito, l’ultimo post di Ilary Blasi su Instagram.