Scopriamo la storia di Giorgio Ceccarelli, presidente dell’associazione “Figli negati” ospite di Federica Sciarelli a Chi l’ha visto? nel 2023…
La storia di Giorgio Ceccarelli, padre separato e presidente dell’associazione “Figli negati” che è stato ospite della famosa trasmissione dedicata agli scomparsi in onda sul terzo canale Rai il 6 dicembre 2023: ecco tutto quello che si sa della sua biografia e della vita privata segnata da una falsa accusa che ha rischiato di portarlo a scontare una condanna ingiustamente.
Giorgio Ceccarelli: la biografia
Giorgio Ceccarelli è nato a Roma, città dove vive. Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza e attraverso la sua difficile storia ha deciso di fondare l’associazione “Figli negati” e “I Love Papà”.
Giorgio Ceccarelli: la vita privata
Per quanto riguarda la vita privata, Giorgio Ceccarelli ha reso nota la sua storia personale anche attraverso la tv dopo aver vissuto un’esperienza drammatica e nel 2023, come ha rilanciato sul suo Facebook, è stato ospite di Federica Sciarelli a Chi l’ha visto?, nella puntata del 6 dicembre.
Il presidente dell’associazione “Figli negati” ha raccontato di essersi separato nel 1992 quando la figlia era una bimba di appena 5 anni.
Nel 2005, ha spiegato ai microfoni di roma.it, ha ottenuto l’affido condiviso e da allora è attivo nel supporto ai padri che vivono la stessa situazione: “Ho realizzato la circolare didattica del ministro Moratti che dà l’apertura ai padri separati nelle scuole che prima non c’era. Ho fatto tante lotte in mezza Europa compresa la marcia “Daddy’s pride“, unica marcia al mondo dei padri separati. È in difesa dei figli, perché possano amare due genitori e quattro nonni. Marciamo per i figli, affinché non perdano l’amore del proprio papà, magari per comportamenti sbagliati delle madri“.
Sui social ha ricalcato il profilo del suo dramma personale: “Mi sono separato nel ’92. Nel ’96 finisco in galera per spaccio di droga. Mi trovano nell’auto, mentre ero in vacanza con mia figlia, 80 grammi di cocaina pura, un bilancino e bustine pronte per lo smercio. Grazie a questo bel kit mi faccio ‘solo’ 9 giorni di galera in isolamento e a sciopero della fame. La pena prevista era di 20 anni. Vengo scarcerato e archiviato perchè estraneo ai fatti commessi da altri. Questi altri, nel 2001, vengono condannati in primo grado dal tribunale di Frosinone: la mia ex suocera, un maresciallo della gdf e un detective. Il complotto alla coca era nato perchè avevo negato a mia figlia di trasferirsi in Grecia con la madre ed il suo nuovo compagno greco. Uscendo dal carcere ho fatto un patto con il padreterno: avrei dedicato quei 20 anni ‘risparmiati’ alla lotta sociale per cambiare questo barbaro e iniquo sistema degno di un Paese a civiltà limitata“. Oggi continua a lottare per il diritto di ogni figlio ad avere due genitori nonostante la separazione.