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Chi è Gianni Guido, coinvolto nel Massacro del Circeo con Angelo Izzo e Andrea Ghira

Omicidio, ricerche indizi

Il nome di Gianni Guido è legato a uno dei più agghiacchianti fatti di cronaca della storia italiana: il massacro del Circeo. Chi è l’ex “pariolino” condannato con Angelo Izzo e Andrea Ghira.

Settembre 1975, Roma. Tre 20enni di agiata famiglia, pariolini e simpatizzanti di estrama destra, incontrano due ragazze di 19 e 17 anni, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, le convincono a seguirli in una casa al mare con la scusa di una festa. È una trappola che sfocia in orrore dentro Villa Moresca, immobile di proprietà dei parenti di uno degli aguzzini sul promontorio di San Felice Circeo. L’incubo delle vittime dura 36 ore: le due ragazze verranno stuprate, seviziate, picchiate per una notte e un giorno prima che Rosaria venga uccisa e che Donatella riesca a salvarsi fingendosi morta. Gianni Guido era tra gli assassini: ecco la sua storia.

Gianni Guido: la biografia

Giovanni Guido, per tutti Gianni Guido, è uno dei criminali più noti della storia italiana insieme ad Angelo Izzo e Andrea Ghira, i tre assassini condannati per il massacro del Circeo che vide vittime le giovani Rosaria Lopez, morta a 19 anni al culmine delle violenze, e Donatella Colasanti, allora 17enne salva soltanto perché si finse morta.

La notte tra il 29 e il 30 settembre 1975, con la scusa di una festa in una villa, trassero in inganno le ragazze e le rapirono, le torturarono, le stuprarono. Infine si convinsero di averle uccise e le misero dentro il bagagliaio della Fiat 127 del padre di Gianni Guido, un’auto che sarebbe servita per disfarsi dei corpi in un secondo momento dopo una cena in un locale di Roma.

Soltanto una, in realtà, era morta: Rosaria Lopez giaceva cadavere accanto all’unica sopravvissuta Donatella Colasanti, che in quel parcheggio in viale Pola iniziò a lamentarsi cercando di attirare qualcuno. A sentirla fu un metronotte che allertò le forze dell’ordine e permise di ritrovare entrambe.

Dopo l’omicidio di Rosaria Lopez, i tre assassini credevano di aver ucciso anche Donatella Colasanti ma lei si sarebbe salvata diventando testimone chiave dell’accusa. Dopo aver capito che doveva fingersi morta per fermare la furia omicida degli aguzzini, la 17enne portò avanti una messinscena fino a che i tre la misero nel bagagliaio dell’auto con l’amica, ormai senza vita, con lo scopo di disfarsi dei cadaveri in un secondo momento.

Gianni Guido è nato nella Capitale, sotto il segno del Capricorno, il 10 gennaio 1956. Nato in una famiglia della Roma bene, è figlio di Raffaele Guido, alto funzionario della Banca Nazionale del Lavoro, e di Maria Pia Ciampa.

Gianni Guido, il massacro del Circeo e la condanna

All’epoca del massacro del Circeo, Gianni Guido aveva 19 anni ed era uno studente di Architettura. Viveva nel quartiere Trieste con i genitori e durante le torture che si stavano consumando a Villa Moresca ai danni delle due vittime, secondo la ricostruzione si sarebbe allontanato per cenare con i familiari per poi fare ritorno là dove si stava compiendo un orrore senza precedenti.

Per i delitti del Circeo è stato condannato a 30 anni di reclusione e ha lasciato il carcere nel 2009.

L’inchiesta, affidata ai carabinieri, ha portato a inchiodare i killer. Il 29 luglio 1976 la Corte d’Assise di Roma ha emesso la sentenza: ergastolo a Gianni Guido, Angelo Izzo e, in contumacia perché in fuga all’estero, ad Andrea Ghira. Quest’ultimo non è mai stato catturato e sarebbe morto nel 1994 senza fare un giorno di carcere.

Nel 1980, il secondo grado si è chiuso con la riduzione di pena solo per Gianni Guido, condannato a 30 anni. Evaso dal carcere di San Gimignano nel 1981, si sarebbe diretto a Buenos Aires prima di essere riconosciuto e arrestato. Nel 1985, in attesa di estradizione, sarebbe fuggito di nuovo per essere poi catturato a Panama nel 1994.

Oltreoceano Gianni Guido si era rifatto una vita lavorando come commerciante di auto. Estradato in Italia, è rimasto in cella fino al 2009 quando, dopo l’affidamento ai servizi sociali e uno sconto di pena, sarebbe tornato definitivamente libero.

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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2023 14:34

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