Il governo pensa a nuove azioni per incentivare la natalità in Italia: spunta l’ipotesi di azzerare le tasse a chi fa figli.
In Italia c’è un problema, anche piuttosto grave, di denatalità. Una realtà che negli ultimi anni sarebbe peggiorata, e che proprio per questo enormemente il governo Meloni, al punto da portare l’esecutivo a ipotizzare misure straordinarie per incentivare le nascite: ad esempio, l’azzeramento delle tasse per chi fa figli. Un’idea che ha fatto molto rumore e che sarebbe al momento al vaglio per cercare di porre un freno a un trend negativo che da anni mettendo a rischio il futuro del nostro paese.
Allarme denatalità in Italia
Nello Stivale si fanno pochi figli. Il nostro non è un paese per giovani, e sta invecchiando sempre più. Lo dimostrano i dati dell’ultimo report Istat, relativo al 2022. Per la prima volta nella storia del nostro paese, le nascite sono scese al di sotto delle 400mila unità, con conseguenze devastanti anche a livello economico. L’innalzamento dell’età della popolazione porta infatti a uno sbilanciamento tra la popolazione attiva e quella che ha bisogno di sostegno tramite welfare e pensioni.
Se il problema è chiaro, per poterlo risolvere è necessario comprendere quali siano le motivazioni che portano gli italiani a non voler fare figli. Stando a quanto trapela, la prima sarebbe, ovviamente, di natura economica. Il costo medio per mantenere un figlio nel nostro paese è infatti di 650 euro al mese, che equivale a un quarto delle spese medie di una famiglia.
In un anno, stando a quanto rilevato da Eurostat, il mantenimento di un bambino può costare agli italiani dai 6mila ai 14mila euro. Dati che fotografano chiaramente quale potrebbe essere una delle cause di questa inarrestabile denatalità. Da qui, la volontà del governo di aiutare economicamente le famiglie in difficoltà, attuando incentivi per le nascite che possano consentire di rendere l’arrivo di un figlio non più un peso insostenibile per le proprie casse.
Niente tasse per chi fa figli: l’ipotesi
Tra le varie ipotesi al vaglio del governo, il ministro del Tesoro Giorgetti avrebbe proposto un bonus per le famiglie con figli che porterebbe a un azzeramento delle imposte, o a una forte riduzione, per le famiglie con almeno due figli. Il taglio dovrebbe attestarsi tra il 50% e il 66% dell’aliquota di riferimento di uno dei due coniugi. Se i figli sono più di due, questo taglio, sempre in riferimento all’aliquota della madre o del padre, arriverebbe al 100%, fino ai 14 anni di età del bambino.
Un’ipotesi che sta prendendo piede, ma che non è l’unica sul tavolo. Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese, avrebbe infatti proposto una detrazione di 10mila euro l’anno per ogni figlio a carico per le famiglie italiane, fino al termine degli studi (probabilmente anche universitari). Una soluzione non lontana a quella dell’attuale assegno unico, ma con uno zero in più che potrebbe fare tutta la differenza.
Resta da capire quali potrebbero essere però le coperture finanziarie per una soluzione che rischierebbe di andare a gravare, e parecchio, sulle casse degli altri italiani, quelli che di fare figli, magari per ragioni non esclusivamente economiche, non vogliono per ora sentirne parlare.