Il nome di Thomas Sanna è noto alle cronache per il caso di Dino Reatti, artigiano emiliano 48enne brutalmente ucciso nel 2012 in provincia di Bologna.
Thomas Sanna è uno dei tre condannati per l’omicidio dell’artigiano 48enne Dino Reatti, marito di Sonia Bracciale. All’epoca la donna sarebbe stata la sua compagna e i giudici l’avrebbero ritenuta mandante del delitto. Una storia per cui, ancora oggi, lei si dichiara innocente…
Chi è Thomas Sanna?
Thomas Sanna è uno dei tre condannati per la morte di Dino Reatti, l’artigiano 48enne ucciso a sprangate la notte tra il 7 e l’8 giugno 2012 ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna.
All’epoca secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, l’uomo era l’amante di Sonia Bracciale, moglie della vittima che, dopo essere finita a processo perché ritenuta mandante del brutale pestaggio costato la vita a Reatti, sarebbe stata condannata a 21 anni di reclusione.
“Ho trovato una famiglia qui dentro e voglio uscirne senza permessi premio o liberazione anticipata. Voglio uscirne assolta. Non so chi e cosa troverò fuori.”#SoniaBracciale #StorieMaledette pic.twitter.com/6mrVFHbvMl
— Storie Maledette (@StorieMaledette) June 14, 2020
Thomas Sanna: la ricostruzione dell’omicidio di Dino Reatti e la condanna
Secondo la ricostruzione dell’omicidio di Dino Reatti, la notte tra il 7 e l’8 giugno 2012 l’uomo sarebbe stato aggredito da due persone poi individuate in Thomas Sanna e l’amico Giuseppe Trombetta. Il primo dei due, stando a quanto emerso, allora impegnato in una relazione con Sonia Bracciale, moglie della vittima ritenuta dalla giustizia mandante di quel terribile pestaggio sfociato nel sangue.
Dino Reatti sarebbe stato aggredito e assassinato a sprangate nel cortile di casa, tra le campagne di Anzola dell’Emilia, nel Bolognese, e Sonia Bracciale si sarebbe sempre detta estranea alla sua morte.
Secondo gli inquirenti, a ordinare l’omicidio del marito sarebbe stata proprio lei, delitto che sarebbe maturato nel contesto della separazione. Le condanne, riporta Il Resto del Carlino, sarebbero state le seguenti: 21 anni e 2 mesi a Sonia Bracciale, 16 e 14 anni rispettivamente a Giuseppe Trombetta e Thomas Sanna, ritenuti i due esecutori materiali del delitto.