Carolyn Smith, ospite a Verissimo, ha parlato della sua battaglia con il cancro, iniziata nel 2015 e che ora si è ripresentato.
Ospite nel salotto di Silvia Toffanin, Carolyn Smith ha parlato a cuore aperto della sua battaglia contro il tumore al seno. Una battaglia iniziata nel 2015 che ora si è ripresentata. La ballerina ha parlato della sua prima chemioterapia e di questo difficile momento che sta vivendo.
La battaglia di Carolyn Smith contro il cancro
Nel 2015 a Carolyn Smith, ballerina e coreografa britannica, è stato diagnosticato un tumore al seno. Dopo una lunga battaglia, ora per la terza volta, “l’intruso”, come lo chiama lei, è tornato. Con Silvia Toffanin a Verissimo si è aperta, raccontando la sua vita negli ultimi mesi.
“Io ho avuto un tumore al seno nel 2015, ma è tornato. Non posso fare la chemioterapia, non posso fare la radioterapia. Hanno sospeso le cure perchè mi davano problemi al fegato. Quindi, piano B? Ad agosto si sono ripresentate queste macchie. Da Agosto a Gennaio la mia mente è andata in posti dove non doveva andare, sono stata molto male. Ora c’è un nuovo farmaco, grazie al quale posso iniziare a rifare la chemioterapia”.
Carolyn Smith ha parlato della sua prima seduta di chemioterapia, avvenuta lo scorso 8 marzo: “Ho iniziato l’8 marzo. Una volta ogni tre settimane. La prima chemio è andata bene“. Come ha confessato la donna, è un tipo di chemioterapia più invasiva delle precedenti: “Avrò più nausea, c’è il rischio di broncopolmonite, perderò i capelli. Ma non mi interessava. Avevo una sola domanda. Mi tornerà la sensibilità ai piedi? Io sono sette anni, dalla prima chemio, che ho perso gran parte della sensibilità a gambe e piedi”.
Alla domanda della Toffanin: “Hai paura?”, risponde. “Sì, ma combatterò finchè posso. Sono fragile ma questa fragilità mi da anche la forza”. Poi, un messaggio a tutte le donne nella sua stessa situazione: “Non è una bella situazione, ma abbiamo un obbligo. Dobbiamo svegliarci la mattina e ringraziare Dio di esserci alzate per un altro giorno. E poi affrontiamo un’altra giornata. Dobbiamo avere la forza di affrontare un altro giorno”.