La storia di Giuseppina Giugliano, bidella che fa da pendolare tra Napoli e Milano tutti i giorni, sta animando la discussione in rete.
Alcuni giorni fa, Il Giorno ha raccontato la storia della 29enne Giuseppina Giugliano, operatrice scolastica al liceo artistico Boccioni di Milano che ha deciso di risparmiare sugli affitti del capoluogo lombardo prendendo tutti i giorni il treno da Napoli per arrivare a destinazione. Una storia che, fin da subito, ha scatenato polemiche e sollevato i dubbi del web.
Le lacune nella storia di Giuseppina Giugliano
Open ha tentato di far luce sulla storia di Giuseppina provando a rintracciare i colleghi della bidella del liceo di Milano, ma pochi hanno voluto parlare con i giornalisti.
“C’è chi dichiara di averla vista a inizio anno scolastico, mentre altri collaboratori e docenti operativi da pochi mesi affermano di non averla mai vista e di aver saputo della sua esistenza solo attraverso i giornali – si legge sul sito di informazione – . Una docente ci racconta […] che la storia della pendolare fosse stata discussa all’interno del Liceo qualche mese fa, per poi non saperne più niente. Un ulteriore fonte ci racconta che alcuni dipendenti avrebbero affermato che Giuseppina sia andata in malattia dopo un primo mese di lavoro e di ‘pendolarismo estremo’”.
Finita al centro del clamore mediatico, Giuseppina Giugliano è tornata a parlare con Il Giorno dicendosi sconvolta per l’ondata di odio che la sua storia ha sollevato.
Ora, infatti, è “barricata” in casa, ma ha voluto fare chiarezza su due punti: come acquista i biglietti del treno e la verità sull’assenza prolungata da scuola.
“Incrocio promozioni, coupon e offerte. I carnet mi costano tra i 384 e i 450 euro al mese. Poi ci sono i punti Italo Più, i ticket gratuiti, la Carta Giovani under 30 – ha spiegato lei, che si è soffermata poi sulla mancata presenza nel liceo in cui lavora – . A dicembre mi sono ammalata di bronchite. Dopo le feste sono tornata regolarmente a scuola”.